Storer, Presidente di Casartigiani: “Risorse già deliberate, ma mai erogate e il fondo destinato alla LR 1/2000, per l’imprenditoria femminile è asciutto. Com’è possibile?”
Treviso 30 giugno- “Risorse già deliberate, ma mai erogate e il fondo destinato alla LR 1/2000, per l’imprenditoria femminile è asciutto. Com’è possibile?” E’ questa la domanda che si sta facendo il Presidente di Casartigiani Veneto, Franco Storer, in merito ad alcune pratiche che l’associazione ha curato per alcune iscritte che hanno avviato una nuova attività artigianale.
IL CASO: Attraverso gli sportelli dei confidi, le artigiane nel 2016 hanno richiesto ed ottenuto finanziamenti agevolati da Veneto Sviluppo per avviare una attività femminile: in base alla L.R. 1/2000, il bando prevede un contributo a fondo perduto del 15% e il rimanente 85% diviso a metà tra una quota a interessi zero, garantita dalla finanziaria regionale e una parte con interessi bancari al massimo del 5%. I finanziamenti vengono erogati solo a seguito della presentazione delle fatture delle spese effettuate e pagate. L’artigiana ha seguito il lungo iter di presentazione della domanda, è stata accettata per cui ha effettuato le spese di materiale tecnico per inizio attività.
Veneto Sviluppo ha approvato tutte le spese, ma quando è stato il momento di liquidare la quota a fondo perduto, sul sito della finanziaria regionale è apparsa una nota alquanto ambigua e non certo ben visibile e trasparente, ad ottobre 2016, che le risorse destinate all’imprenditoria femminile si sono esaurite, per cui non verranno accettate ulteriori richieste e per quelle in essere e quindi già deliberate “…. L’erogazione rimarrà subordinata alle risorse disponibili.”
L’ANALISI: “La nostra artigiana sta ancora aspettando i fondi. Abbiamo più volte sollecitato Veneto Sviluppo- spiega il direttore di Trevigianfidi, Fabio Calzavara- affinchè si sblocchino i fondi per le pratiche già deliberate. Ricordo che le domande a Venetosviluppo ammissibili vanno da 20.000 a 100.000 euro, per cui la quota a fondo perduto va dai 3.000 ai 15.000 euro.Trovo imbarazzante che non ci siano più risorse che di fatto devono essere state deliberate, visto che i progetti e le pratiche sono state accettate, ma mai stanziate. Chiamando la finanziaria, ci viene detto di rivolgerci direttamente alla Regione. Certo è che se i fondi sono finiti, qualche imprenditrice deve pure averli utilizzati, forse erano risorse importanti da mantenere.”
– spiega il Presidente di Casartigiani Veneto Franco Storer- Presentare le domande e riuscire ad attingere ai fondi diventa sempre più difficile, chiediamo alla Regione chiarezza e mantenere gli impegni assunti verso le imprese, per questo abbiamo scritto all’Assessore Marcato chiedendo un intervento urgente.”
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.