Treviso 16 dicembre – Un appuntamento entrato nella tradizione e atteso dagli iscritti. Al ristorante Alla Magnolia, venerdì sera, Casartigiani Treviso ha assegnato i riconoscimenti alla lunga attività artigiana e associativa per imprenditori iscritti ad Artigianato Trevigiano che hanno raggiunto il traguardo di 40 anni di attività. Ospiti d’eccezione il Sindaco di Treviso Mario Conte.
Il Presidente del mandamento di Treviso, Franco Storer, dopo aver fatto un bilancio del 2018 ha premiato con un attestato di benemerenza per l’affezione associativa:
FRANCESCO, GABRIELE E GINO DE MARCHI: titolari dell’omonima impresa edile di Badoere di Morgano. I tre fratelli hanno continuato l’attività del padre negli anni ’70 e ampliandola, specializzandosi nella realizzazione di cantieri pubblici come la scuola media e il municipio di Zero Branco. Il papà Giuseppe Bruno, durante la seconda Guerra Mondiale venne deportato nei campi di concentramento in Germania, riuscì a salvarsi e a rientrare in Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale emigrò in Svizzera per un paio di anni, ma poi decise di ritornare in patria e di aprire unì impresa edile. I figli piccoli Francesco, Gabriele e Gino, fin dalla tenera età lo aiutarono e si ricordano che spesso in quegli anni aiutavano mamma a preparare i blocchi di cemento utili al cantiere. Nel ’68 Francesco si diploma geometra ed insieme ai due fratelli ereditano l’attività del padre. Nel 1975 l’impresa edile diventa: “Impresa edile Fratelli de Marchi”.
CLAUDIO GALLIAZZO: acconciatore di Silea dal 1973. Ha iniziato la professione per scherzo: doveva comprarsi la bicicletta e il papà gli disse che l’avrebbe accontentato se avesse resistito una settimana nel salone dello zio. Quella settimana diventò un intero apprendistato, poi completato il servizio di leva, Claudio aprì un salone a Silea, che non ha mai chiuso. Spesso si confronta con la moglie, anche lei parrucchiera, ma i figli hanno scelto invece un’altra strada.
LUCIANA BODIGNON: estetista di Treviso dal 1979. Luciana ha iniziato giovanissima per passione nel 1974 come apprendista, ma ben presto capisce che non basta l’esperienza sul campo: torna sui banchi di scuola e si prende la specializzazione, fa studi approfonditi di anatomia e fisiologia perché capisce che per migliorare l’aspetto bisogna lavorare sulle cause del malessere fisico. Nella sua carriera ha formato numerose giovani estetiste e dal 1979 ha conservato il suo salone in centro storico e non ci pensa proprio alla pensione.
Intanto per l’Associazione è tempo di bilanci: “E’ stato un anno denso di soddisfazioni– spiega il presidente Storer- In primavera mi avete riconfermato alla guida dell’associazione e ne sono lieto. Stiamo sostenendo sfide importanti: abbiamo pubblicato il libro sui restauratori, il primo tentativo in assoluto di creare una mappatura sui nostri artigiani che hanno restaurato chiese e arredi sacri. In più continuiamo la nostra battaglia sull’accesso al credito e i confidi, allargando le convenzioni con le banche che ci sostengono. Credo che questa sia la strada giusta, da perseguire anche per il 2019.”
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.