Per una prospettiva di ripresa duratura dell’economia italiana, è necessario prevedere prioritariamente politiche a misura delle micro, piccole e medie imprese e, più in generale, per l’impresa diffusa di territorio, affinché l’Italia possa davvero consolidare ed irrobustire la crescita economica in atto e guardare con fiducia al futuro.
Queste le considerazioni preliminari espresse da Rete Imprese Italia, all’Audizione sul Documento di Economia e Finanza svoltasi il 15 aprile u.s. davanti alle Commissioni congiunte Programmazione economica e Bilancio della Camera e Bilancio, Tesoro e Programmazione del Senato.
In ragione di una più generale politica di riorganizzazione del sistema fiscale, Rete Imprese Italia ritiene necessaria una organica estensione della flat tax a tutti i soggetti IRPEF, rispettosa del vincolo Costituzionale della progressività. Solo una riforma completa ed organica della tassazione del reddito d’impresa soggetto ad IRPEF, potrà infatti evitare forme di concorrenza fiscale fra imprese determinate unicamente dalla natura giuridica o dalla dimensione aziendale.
Sempre in materia fiscale resta un obiettivo primario la completa disattivazione delle clausole sulle imposte indirette, e la loro sostituzione con salvaguardie basate su riduzioni di spesa. L’incremento dell’Iva è assimilabile a una riduzione generalizzata di reddito disponibile con riflessi negativi immediati sui consumi e quindi sulla crescita. Pertanto, un’attenta spending review, una più efficace lotta all’evasione e all’elusione fiscale e un’oculata vendita di patrimonio pubblico sono le strade convergenti per provvedere al reperimento di risorse necessario a evitare i programmati incrementi delle imposte indirette.
Tra gli altri interventi sollecitati da Rete Imprese Italia: impulso agli investimenti in infrastrutture piccole e grandi, riqualificazione del territorio, sostegno alla mobilità delle merci e delle persone, riforma del codice degli appalti, spinta all’economia circolare.
In materia di credito, poi, è stata ribadita la necessità che non venga snaturata la funzione del Fondo Centrale di Garanzia istituito per sostenere le micro e piccole imprese con difficoltà di accesso ai finanziamenti.
Secondo Rete Imprese Italia è invece necessario puntare alla riduzione del costo del lavoro: oggi in Italia il cuneo fiscale e contributivo è tra i più alti nei Paesi Ocse, nel 2018 è arrivato al 47,9% contro una media Ocse del 36,1%.
In allegato il documento integrale consegnato alla Commissioni.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.