da CanicattiWeb
Bloccati gli incentivi statali alle imprese siciliane. Dopo il parere della commissione paritetica a fine gennaio, il testo è stato inviato al Consiglio dei Ministri. Da allora il silenzio. Nessuna notizia, nessuna certezza. Nessun trasferimento delle somme. E si è già dimezzato lo stanziamento annuale, avendo perso circa otto milioni di euro ogni tre mesi.
“Considerato il momento di profonda crisi delle imprese siciliane e del relativo tessuto imprenditoriale – sbottano le associazioni dell’artigianato regionale (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai) – chiediamo con urgenza notizie in merito alle risorse e sui motivi ostativi alla relativa definizione dell’iter”.
L’iter, dopo la delibera dello scorso gennaio della commissione paritetica della Sicilia trasmessa dalla giunta regionale al ministero degli Affari Regionali, sarebbe dovuto proseguire con la proposta di un’altra delibera, questa volta da parte del presidente del Consiglio dei Ministri di concerto con i ministri del Mef e del Mise, per arrivare all’emissione di un decreto legislativo del Presidente della Repubblica.
“Siamo l’unica Regione a statuto speciale – denunciano le organizzazioni degli artigiani – a non avere ricevuto queste somme. Ancora oggi non si comprendono le ragioni del blocco del provvedimento, di importanza vitale per le aziende. Questo mancato trasferimento di milioni e milioni di euro, sta provocando un danno enorme alle nostre imprese siciliane”
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.