Oggi, 28 luglio, Angelo avrebbe compiuto gli anni ed è un motivo in più per ricordarlo, ma non il solo, perché Angelo è indimenticato e indimenticabile.
Un po’ tutti noi, oltre alla adorata Fernanda e a Francesca, Simona, Valentina, non riusciamo a farcene una ragione e ci rendiamo conto di quanto la Sua umanità, verace e genuina, ci manchi facendoci assalire dal ricordo di mille flash back.
La speranza, come sempre, ci viene, insieme al mistero, dai bambini. Interrogati e stranamente tranquilli su dove fosse il nonno, i nipotini hanno dato ognuno la propria versione. Lavinia e Matteo hanno detto che lo hanno visto sulla luna, Gianmarco ha detto che era fuori la porta di casa con convinzione, Vittoria Lo ha visto e salutato dalla macchina, ma chi ha sorpreso tutti è la più piccola, Camilla, vista da tutti ridere divertita, che ha detto, rispondendo al perché ridesse guardando il divano, che il nonno era li.
E probabilmente Angelo era li.
Infatti sappiamo che gli Angeli amano i poeti, i poveri e soprattutto i bambini e in via del tutto eccezionale possono appalesarsi solo ed esclusivamente ad essi. Del resto, non lo sapremo mai perché è scientificamente provato che la memoria umana, permette di ricordare solo dopo i sei anni e nessuno può affermare o delineare un ricordo distinto di quel periodo della pre-infanzia. Resta il mistero ma probabilmente Angelo era li, perché se lo abbiamo conosciuto bene, come lo abbiamo conosciuto bene, il Suo cruccio è stato ed è quello di non poter difendere, aiutare, stare vicino alla propria famiglia. Quella famiglia per cui si è sacrificato tutta una vita e con la quale meritava di condividere una serena vecchiaia e una tranquilla epoca di riposo.
Ognuno di noi comincia a morire quando non conosce i tempi e i percorsi sono diversi dimostrando la sua marginalità ed estemporaneità, ma Angelo no, il Suo percorso irrinunciabile, inequivocabile era sempre quello che lo portava a Palestrina, dai Suoi, e i tempora erano sempre quelli di amare, valorizzare e tutelare la propria famiglia.
Faceva piacere a chi Gli voleva bene, come noi, pensare alla Sua presenza e adesso è comunque essenza che va difesa ed evidenziata sempre come noi faremo. Forse non ha ragione Foscolo quando dice: “Anche la speranza, ultima Dea, lascia i sepolcri”, non ci resta solo che piangere e ricordare, ci resta anche da pregare e amare.
L’amore è quello che mettiamo tutti i giorni nel nostro altruismo, nella nostra abnegazione, nella nostra dignità, la preghiera è già scritta, perché, nomen omen, Ti hanno chiamato Angelo e Ti preghiamo come un Angelo.
Le Tue ragazze lo mormoreranno sempre: “Angelo di Dio che sei il mio custode illumina, custodisci reggi e governa me che ti fui affidato dalla Pietà celeste Amen”.
Infine ha ragione Camilla, che sorride al richiamo degli Angeli, al mistero di tutte le cose.
Non dimenticate Angelo, perché sennò dimenticate voi stessi.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.