Si è tenuto ieri l’incontro convocato al Ministero dei Trasporti tra Governo ed Associazioni dell’autotrasporto, così come era stato richiesto dal coordinamento Unatras.
Alla presenza del Ministro Sen. Danilo Toninelli, del Capo di Gabinetto Prof. Gino Scaccia e di tutti i più alti vertici dirigenziali del Ministero Infrastrutture e Trasporti, si è riavviato il confronto sulle tematiche di maggiore criticità su cui Unatras nei giorni scorsi aveva chiesto risposte ai responsabili del Dicastero.
In apertura il Capo di Gabinetto del Ministro Gino Scaccia ha assunto l’impegno di mantenere il dialogo costante con le associazioni dell’autotrasporto per monitorare ed affrontare i problemi del settore.
Per le Associazioni ha aperto il Presidente Amedeo Genedani, che a nome di tutte le Federazioni aderenti ad Unatras, ha dato atto al Ministro Toninelli di aver mantenuto l’impegno sulle deduzioni forfettarie per i redditi relativi al 2018 e per la sterilizzazione degli aumenti dei pedaggi autostradali che non sono aumentati prima del periodo estivo come invece avvenuto ogni anno. Sul tema l’auspicio della categoria è che i futuri aumenti siano veramente collegati agli investimenti realizzati dai concessionari sulla rete.
Genedani ha poi proseguito segnalando le problematiche urgenti e la necessità di avviare tempestivamente il confronto sulla questione della regolazione del settore, tema su cui Unatras reclama da tempo l’impegno del Governo, e sul quale ha inviato un documento unitario nei giorni scorsi per chiedere: azioni di contrasto per i divieti al Brennero, la ripubblicazione dei costi di esercizio, la norma per il rispetto dei tempi di pagamento. A questi si aggiungono l’attuazione della norma per l’affidamento delle revisioni ai privati, l’emanazione dei decreti per gli incentivi agli investimenti ed alla formazione. Relativamente al decreto sugli investimenti si è stigmatizzata la necessità di equiparare le modalità dell’erogazione del contributo per gli acquisti dei veicoli avente massa complessiva superiore a 3,5 ton, in particolare subordinando, anche per questa classe di mezzi, il contributo all’acquisto alla rottamazione dei veicoli.
Il Ministro ribadendo la volontà di avviare tavoli di confronto con le organizzazioni di categoria, cosa che era stata già dichiarata nel corso del primo incontro con Unatras avvenuto un anno fa, ha fornito risposte sui seguenti temi:
– Brennero: dopo un breve excursus di carattere giuridico del Capo di Gabinetto, il Ministro ha confermato che questo è il caso più impattante per i trasporti e l’economia italiana che passa per il Ministero, informando di un primo risultato che è lo slittamento dei divieti settoriali al 1° gennaio 2020. Ha aggiornato sull’interlocuzione e condivisione totale della azioni da portare avanti con l’omologo Ministro tedesco nei confronti del Tirolo e della Commissione europea per gli inaccettabili divieti imposti unilateralmente alla circolazione. A tal proposito, viste anche le attuali condizioni politiche, è stato evidenziato che sarà difficile ottenere risultati con la mediazione e pertanto il Governo italiano non preclude alcun tipo di strada se il negoziato con le autorità austriache non andasse a buon fine nell’arco di poco tempo.
– Ripubblicazione costi di esercizio: il Ministro ha confermato quanto aveva annunciato, cioè la scelta politica di ripubblicare i valori di riferimento dei costi, informando ufficialmente di aver dato mandato agli uffici preposti di procedere senza esitazione su questa strada nel rispetto della legge, alla luce della sentenza della Corte costituzionale e tenendo conto delle indicazioni dell’AgCom.
– Norma sui tempi di pagamento: si sta approfondendo dal punto di vista legale la norma proposta della indeducibilità della fattura non onorata, così come chiesto da Unatras, e la sua eventuale proposizione in un veicolo normativo.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.