Incontro oggi a Palazzo Chigi su “Piano per Sud”
“La partita della crescita l’Italia la vince o la perde tutta insieme. Il Mezzogiorno, che reagisce poco alla ripresa economica e patisce molto gli shock recessivi, è dunque una grande questione nazionale. Un Piano per il Sud dovrebbe allora mobilitare energie e risorse, politiche ordinarie e straordinarie”: così Carlo Sangalli, Presidente di Rete Imprese Italia e di Confcommercio ha osservato sull’incontro a Palazzo Chigi, tra Governo e parti sociali.
Rete Imprese Italia, nel documento presentato alla riunione, ha sottolineato l’esigenza di rafforzare la produttività dell’area del Mezzogiorno agendo sui pilastri della qualità dell’azione delle pubbliche amministrazioni e della tutela della legalità, e del potenziamento del capitale umano e della dotazione infrastrutturale.
Coerentemente con queste finalità, va perseguito l’obiettivo di incrementare, con determinazione e con concreta progressione, la quota di spesa in conto capitale ordinaria e di spesa aggiuntiva destinata all’area del Mezzogiorno”.
Politiche per l’innovazione ed incentivi accessibili da parte delle PMI, e riforma e rilancio del ruolo dei consorzi fidi integrano l’agenda proposta da Rete Imprese Italia per il Mezzogiorno.
Quanto alle infrastrutture, le reti prioritarie di trasporto TEN-T e gli interventi previsti nell’ambito del Sistema nazionale integrato dei trasporti vengono indicati come priorità strategiche insieme al decollo operativo delle Zone economiche speciali ed ai Piani urbani per la mobilità sostenibile.
Quanto al turismo, è una risorsa straordinaria. Ma – si osserva nel documento di Rete Imprese Italia – “non si può fare turismo senza pianificazione e risorse”. Da qui la richiesta dello sviluppo del Piano strategico 2017-2022, di un rilancio dello strumento del tax credit e di una declinazione del Piano Impresa 4.0 dedicata al settore.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.