Come ogni anno l’Associazione premia gli iscritti che hanno raggiunto i 40 anni di attività artigiana.
Le buone abitudini non si dimenticano mai e così anche quest’anno Artigianato Trevigiano Casartigiani ha voluto concludere il 2019 assegnando i riconoscimenti alla lunga attività artigiana e associativa per imprenditori iscritti all’associazione che hanno raggiunto il traguardo di 40 anni di attività. Ospite d’eccezione della serata, il Vicesindaco di Treviso Andrea De Checchi.
Il Presidente del mandamento di Treviso, Franco Storer, dopo aver fatto un bilancio del 2019 ha premiato con un attestato di benemerenza per l’affezione associativa:
I CONIUGI ANTEO SUSIGAN E GIUSEPPINA RIGOBON: classe ’55 e ’59, titolari di un’attività di tappezziere. Anteo ha iniziato nel lontano ’69 a Treviso. La sua non è stata una vera e propria vocazione, ma piuttosto “A quei tempi bisognava entrare in bottega presto, già durante le estati degli anni delle medie andavo a lavorare da un falegname. Avevo un tappezziere amico di famiglia che aveva bisogno di un apprendista, così ho iniziato.” Spiega Anteo. Nel frattempo si è sposato e ben presto anche la moglie negli anni 80 supporta il marito in questa attività, con un negozio a Borgo Verde prima e poi a San Biagio.
ANTONIO BOLDRIN: classe 1958. Dopo una gavetta fin da giovanissimo, nel 1981 ha aperto un’impresa di cartongessi insieme prima con il fratello Amedeo e poi con il fratello Armando. Particolarmente interessato al settore dei restauri conservativi per Antonio, quello del cartongesso è stato amore a prima vista e fin da giovane ha voluto specializzarsi in questo settore.
GIOVANNI D’ALESSIO: barbiere classe 1955, ha iniziato la sua attività come garzone di bottega nella sua Sassano, a Salerno, poi per amore di colei che poi diventa sua moglie, fa esperienza nello studio del compianto Bruno Zottin, che gli insegna tutti i segreti del mestiere. Negli anni 80 si apre il suo salone in via Cacciatori, dove rimarrà per 39 anni. Da quest’anno è in pensione, anche se per lui appendere le forbici al chiodo è stata dura, soprattutto per la mancanza del rapporto e del contatto con la clientela.
Intanto per l’Associazione è tempo di bilanci: “E’ stato un anno denso di soddisfazioni– spiega il presidente Storer – Stiamo sostenendo sfide importanti anche su piano della finanziaria 2019, cercando di snellire la burocrazia e gli adempimenti fiscali soprattutto per le piccole imprese, senza dimenticare la partita sul centro storico. Appoggiamo il bando del Comune di Treviso che ha messo sul piatto 80 mila euro per le attività che vorranno trasferirsi in centro, noi siamo disposti a seguirle nel difficile iter burocratico dando al nostra consulenza gratuita. E’ un treno troppo importante per arrivare in ritardo. ”
A consegnare le onorificenze il Vicesindaco De Checchi, che ha posto l’accento sull’importanza dell’artigiano per mantenere il tessuto produttivo che ha contraddistinto la Marca anche in questi ultimi anni.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.