Fonte: TREVISOTODAY 16 gennaio 2020
Crescono occupati e utili, ma scende ancora il numero delle imprese artigiane dell’edilizia. I dati di Edilcassa relativi al terzo trimestre del 2019 descrivono un comparto uscito dalla crisi più acuta, che sta però cercando un nuovo equilibrio. Le microimprese sono quelle che soffrono maggiormente, ma per le aziende sopra i 250mila euro di fatturato sono aumentati incassi e utili.
La Provincia di Treviso cresce più delle altre del Veneto, con un +4,4% di occupati; un dato significativo visto che l’occupazione nel resto della regione cala dello 0,5%. Il settore è sceso sotto le 48 mila imprese in Veneto, otto su dieci si occupano di lavori di costruzione specializzati (installatori di impianti, posatori e tinteggiatori), meno di 9mila invece della costruzione di edifici. A Treviso le imprese del comparto sono 8.738, facendo segnare un -117 rispetto all’anno prima. Ma l’emorragia sta rallentando: nel 2018 infatti se n’erano perse 158.
«L’edilizia sta dando segni di ripresa, ma occorre incoraggiare la domanda, soprattutto con le ristrutturazioni e gli ampliamenti di privati e imprese. Il nostro territorio -dice Salvatore D’Aliberti, direttore di Casartigiani- ha già molte aree artigianali e industriali: non ne servono di nuove, ma si deve riutilizzare il costruito. Per farlo servono politiche fiscali e incentivi a favore delle aziende e dei privati che vogliono realizzare degli ampliamenti».
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Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.