Fonte La Sicilia
Associazioni di categoria scrivono all’assessore regionale Manlio Messina preoccupate per le ricadute negative dell’escalation del virus anche sul comparto turistico
PALERMO – Stato di calamità turistica e l’inserimento di strumenti ed azioni a sostegno economico per assistere gli operatori; istituire un tavolo di concertazione per operare scelte economiche attraverso una consultazione preventiva tra governo regionale e parti sociali anche sulle ulteriori iniziative da intraprendere per salvaguardare la salute dei siciliani e non far morire l’economia della nostra Isola; ed ancora, un incontro immediato per concertare le azioni da intraprendere in modo congiunto e coordinata e stabilire un’agenda di priorità che tenga conto anche delle istanze del mondo economico. E’ quanto scrivono in una lettera inviata all’assessore regionale al Turismo Manlio Messina, i presidenti di Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, Casartigiani Sicilia, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Lega Coop, Confesercenti.
E’ forte la preoccupazione legata all’escalation del “Coronavirus” delle imprese turistiche. «Pur consapevoli che il decreto legge di due giorni fa è stato varato per prevenire e contrastare l’ulteriore diffusione del virus e pur consapevoli della gravità dell’attuale situazione di emergenza sanitaria – scrivono i presidenti – va segnalato si stanno determinando gravissime ripercussioni su interi comparti economici della Regione. La psicosi e la sindrome da contagio, alimentate anche da ‘fake news’, stanno producendo ricadute devastanti su gran parte dei sistemi turistici regionali. Il numero crescente di disdette di prenotazioni che in queste ore stanno denunciando moltissimi operatori, soprattutto sul turismo scolastico – sottolineano le organizzazioni di categoria, che temono problemi sul fronte occupazionale – significa il collasso della stagione turistica in Sicilia».
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.