La Casartigiani di Treviso prende atto positivamente del premio che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte darà al Comune di Treviso per il Progetto Treviso Fund. Progetto al quale il nostro Confidi congiuntamente a quelli di altre Associazioni del commercio e dell’artigianato ha contribuito ad erogare alle piccole imprese del comune oltre 120 mila euro per garanzie .
Da La Tribuna 15 Settembre ’20
Premio nazionale al Treviso fund «Soldi anche nei prossimi anni»
F.D.W. 15 Settembre 2020
Treviso fund, la manovra finanziaria varata dal Comune di Treviso in piena emergenza Covid per aiutare le imprese che lavorano a Treviso, diventa un esempio nazionale di finanza sociale ed economia civile. L’idea di Ca’ Sugana sarà premiata a Firenze dal premier Giuseppe Conte in persona. Il riconoscimento verrà dato nell’ambito del Festival Nazionale dell’Economia Civile, una importante finestra nazionale che si apre ogni anno illuminando le realtà virtuose italiane. Il progetto Treviso fund ha partecipato alla selezione dei progetti locali a servizio della collettività e dell’impresa vincendo il titolo di “buona pratica”, dando così al Comune quello di “Ambasciatore dell’Economia Civile”. E in effetti, i risultati dati dal fondo Treviso non sono stai di poco conto: oltre 150 aziende sostenute e un capitale movimentato di circa 5 milioni di euro tutto per il rilancio dell’economia post-lockdown. A dare il via all’operazione il Comune, stanziando in due trance 520 mila euro di “finanziamenti” che con la garanzia dei Confidi hanno dato la sicurezza finanziaria che ha permesso a Centro Marca Banca di erogare prestiti per dieci volte la cifra iniziale. Tutti a vantaggio di imprese «operanti a Treviso», ha ribadito Ca’ Sugana, «che grazie a questa operazione hanno potuto ottenere finanziamenti da ripagare a tasso fisso e restituendo per i primi due ani solo la quota interessi». Una iniezione di benzina mai trovata prima e apprezzatissima dalle partite Iva, tanto da spingere il Comune di Treviso a operare per renderla strutturale. «Intendiamo replicare questa esperienza anche oltre l’emergenza Covid» dice l’assessore e vicesindaco Andrea De Checchi, padre dell’iniziativa, «facendola diventare un investimento strutturale di Ca’ Sugana, al pari di quello che abbiamo fatto e continueremo a fare per il finanziamento delle riaperture di negozi in città». Ogni anno quindi Ca’ Sugana metterà a bilancio una cifra (quanto verrà stabilito) per accendere il volano della macchina Confidi e delle casse bancarie per aiutare sempre più imprese locali bisognose di un sostegno.
«Questa operazione è il frutto di uno sforzo corale: degli uffici, delle casse pubbliche, dei Confidi e di Centro Marca Banca», ha detto ieri il sindaco Conte, «cosa che ci rende ancor più orgogliosi di questo riconoscimento, «Treviso dimostra di lavorare bene, e di farlo ad un livello superiore».
Lo sforzo finanziario di cassa fatto da Ca’ Sugana in questi mesi ammonta a circa un milione di euro tra Treviso fund, aiuti alle famiglie, esenzione dei parcheggi, ma l’ammontare reale dello sforzo del Comune è più ampio: vanno infatti tenute in conto anche le tante minori entrate per sconti cosap, tassa di soggiorno (cancellata fino a dicembre), rette abbonate, e altro.
Amministrazione comunale di Treviso e CMB, due realtà diverse ma con gli stessi obiettivi: la salvaguardia e l’aiuto alle persone del territorio. «Siamo orgogliosi di sostenere le imprese attraverso questo progetto», dice il direttore generale di CentroMarca Banca Claudio Alessandrini, «Treviso fund è un’alleanza per lo sviluppo e per il rilancio della nostra economia, Un piano di ripresa al quale la nostra banca ha creduto, fin da subito. Abbiamo risposto e in soli cinque giorni dalla richiesta 82 aziende sono riuscite a ottenere subito un supporto».—
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.