Roma 30 ottobre 2020 – CASARTIGIANI ha espresso apprezzamento per la rapidità con cui il Governo ha varato il decreto con le misure a sostegno delle categorie colpite dalle nuove chiusure ma è assolutamente necessario rivedere l’elenco delle attività da ricomprendere negli indennizzi.
Non sarebbe comprensibile altrimenti l’esclusione di numerosissime imprese dell’artigianato – già fortemente colpite dalla pandemia ed ulteriormente penalizzate dalle recenti misure restrittive – che stanno accusando ingenti cali di fatturato, prime fra tutte quelle che svolgono l’attività di ristorazione senza somministrazione come pizzerie a taglio, rosticcerie, gastronomie etc.
CASARTIGIANI conta in tal senso su un intervento del Ministro dello Sviluppo Economico affinchè si ponga rimedio a tale ingiustificata esclusione che vedrebbe un intero comparto in serio pericolo di sopravvivenza.
CASARTIGIANI auspica che possa essere definito un perimetro delle misure di ristoro più ampio che ricomprenda tutte le attività effettivamente coinvolte dalle restrizioni.
Un lungo elenco che riguarda anche le altre componenti della filiera alimentare artigiana, la cui produzione è strettamente correlata alle chiusure anticipate. Ma anche aziende del trasporto merci, lavanderie a cui vanno aggiunte tutte le imprese legate alle cerimonie come fotografi, etc. Anche il loro disagio non può essere sottovalutato.
Con l’auspicio che i concreti segnali di ripresa manifestati dall’imprevisto balzo del Pil non siano vanificati da un altro lockdown generalizzato che rischierebbe di affossare definitivamente l’economia.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.