Roma 5 novembre 2020 – CASARTIGIANI apprezza che il nuovo DPCM del 3 novembre abbia lasciato aperti tutti i negozi di parrucchieri e barbieri, anche quelli appartenenti alle rosse di massima allerta.
Una decisione questa che da un lato premia i grandi sacrifici messi in atto dalla categoria per rispettare misure igieniche strettissime e protocolli con elevati standard di sicurezza, e dall’altro recepisce e rende merito alle ripetute istanze messe in atto dalle Organizzazioni di rappresentanza – fra queste CASARTIGIANI – che fin dal precedente lockdown si è battuta con determinazione a difesa della categoria e per assicurare una tempestiva riattivazione del servizio non appena la curva dei contagi lo consentisse.
Dunque da domani venerdì 6 novembre a giovedì 3 dicembre i parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche in Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Calabria considerate a rischio maggiore, almeno secondo i parametri individuati dal Cts.
La stessa cosa non vale invece per gli estetisti per i quali, a differenza della notizia data per certa fino all’ultimo, nel medesimo periodo e sempre con riferimento alle zone rosse sono costretti a chiudere nonostante i livelli di sicurezza elevatissimi. Nei negozi di parrucchieri regolari i controlli sono serratissimi e le misure igieniche e di sicurezza elevatissime. Idem nei centri estetici.
Non si capisce dunque come mai il DPCM non consenta ai centri estetici di restare aperti. Ricordiamo infatti che le estetiste lavorano solo su appuntamento, utilizzano guanti, mascherine FFP2, visiere, camici, rilevano la temperatura, sanificano le cabine al termine di ogni trattamento, redigono un registro di sanificazione, tracciano ogni cliente con nome, cognome, data, ora dell’appuntamento e numero di telefono e tantissime altre precauzioni molto restrittive al fine di garantire la massima sicurezza anti-contagio.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.