Roma, 04 novembre 2020 – Con un documento unitario, le categorie dell’edilizia di CASARTIGIANI, Confartigianato, CNA e Claai hanno inviato oggi ad alcuni rappresentanti del Governo e del Parlamento particolarmente impegnati in questo momento a formulare emendamenti alla Legge di Bilancio, alcune proposte di interventi specifici rivolti ad emendare l’attuale dispositivo normativo della Legge 17 luglio 2020 n. 77 di conversione del Decreto Rilancio nella parte di regolamentazione del Superbonus del 110%.
Considerato che la riqualificazione del nostro patrimonio edilizio, incentivata dalle previsioni introdotte agli articoli 119 e 121 della legge n.77/2020, rappresenta uno straordinario volano di sostegno delle attività produttive e della occupazione, duramente provate sia dalla profonda crisi strutturale del settore delle costruzioni che dalla pandemia ancora in corso, le Associazioni ritengono opportuno e necessario rivedere alcuni elementi tecnici funzionali al pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Superbonus 110%.
In termini generali le proposte intervengono secondo le seguenti linee strategiche: previsione di tempistiche più coerenti ad una misura di tale natura, mediante una adeguata proroga che consenta di sfruttarne le potenzialità; rimozione delle complicazioni procedurali e normative; comunicazione più trasparente sugli interventi e sui requisiti necessari per accedere al beneficio. Queste linee si articolano poi nel dettaglio in proposte puntuali, tra cui ad esempio, estendere l’applicazione del Superbonus a qualsiasi tipologia di immobile, residenziale, strumentale all’attività d’impresa, merce e patrimonio.
Il Superbonus è una grande opportunità per lo sviluppo economico e la riqualificazione degli edifici a salvaguardia dell’ambiente: per questo è importante programmare l’intervento a lungo termine e semplificare il più possibile le procedure operative.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.