Roma 20 aprile 2021 – E’ giunto alle battute finali il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il programma di investimenti programmati in 6 anni, che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea – entro il prossimo 30 aprile nell’ambito del Next Generation EU.
CASARTIGIANI per voce del Presidente Basso ha ribadito in più occasioni la necessità che si segua un duplice obiettivo: non solo mettere in campo rapidamente le risorse, ma fare una grande operazione per affrontare i nodi strutturali che da decenni rendono l’Italia tra i Paesi che crescono meno, e portare a termine quelle importanti riforme che cittadini ed imprese attendono da tempo a partire dalla riforma fiscale, e della giustizia.
Il mondo dell’artigianato e delle microimprese si aspetta un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che contenga progetti orientati e calibrati alla loro dimensione ed alle loro reali esigenze. Sarebbe un grave errore non tenere conto della peculiarità del nostro sistema economico costituito per il 95% da imprese sotto i 10 addetti e rappresentato in larga parte da microrealtà legate al territorio fortemente condizionate dalle numerose difficoltà esterne che ne ostacolano l’operatività.
Il DEF approvato nei giorni scorsi conferma che la seconda e fondamentale gamba della strategia di uscita dalla crisi e di ritorno allo sviluppo si baserà su un forte impulso agli investimenti pubblici. Riteniamo che per attuare questo importante obiettivo con le risorse del NGEU bisognerà puntare sulle opere pubbliche di modernizzazione, completamento e messa in sicurezza delle reti infrastrutturali, che facilitano le comunicazioni e l’accesso ai servizi e rilanciano il tessuto sociale soprattutto nelle regioni del Sud Italia dove si concentrano le maggiori opportunità di intervento. Sarà necessario però essere in grado di erogare rapidamente le risorse e di eliminare gli oneri burocratici inutili
CASARTIGIANI condivide poi l’esigenza di procedere nel percorso di ulteriore miglioramento delle performance della P.A. – che rappresenta a tutti gli effetti un elemento chiave per migliorare la vita dei cittadini e l’ambiente imprenditoriale – e che si metta mano finalmente alla riforma fiscale puntando verso una riduzione della pressione sul lavoro di qualunque forma sia dipendente che di impresa accompagnata da una massiccia semplificazione degli adempimenti.
Perfettamente d’accordo con il Premier Draghi, la chiave di tutto è il ritorno alla crescita.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.