Roma 1 giugno 2022 – E’ stata adottata dall’Agenzia delle entrate la circolare n. 19/E del 27 maggio 2022 che regola, tra gli altri, anche gli aspetti riferiti all’applicazione dei CCNL dell’edilizia sottoscritti dalle associazioni datoriali e sindacali più rappresentative per godere del Superbonus 110% e delle altre agevolazioni vigenti.
In particolare, il paragrafo 8 della circolare n. 19/E chiarisce che per accedere alle varie agevolazioni previste da specifiche disposizioni normative il soggetto-datore di lavoro che esegue opere di importo superiore a 70.000 euro è tenuto a indicare nel contratto di prestazione d’opera o di appalto che i lavori edili sono eseguiti in applicazione dei contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, secondo quanto previsto dall’articolo 51 del d.lgs. n. 81/2015.
Come specificato dalla circolare numero 19 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, l’indicazione relativa all’applicazione dei contratti collettivi del settore edilizia da parte dei datori di lavoro, deve essere inserita nei contratti di appalto o negli atti di affidamento dei lavori stipulati a partire dalla stessa data del 27 maggio scorso. Per i contratti firmati in data precedente, nel caso di cessione del credito ma anche di fruizione diretta della detrazione, dovrà essere integrata la documentazione con l’“Attestazione di atto notorio CCNL edilizia”.
Valorizzando l’attinenza con l’argomento dei lavori edili, nella circolare è stato inserito anche il riferimento agli obblighi previsti per la verifica della congruità della manodopera impiegata. In particolare, viene richiamato l’obbligo per i committenti pubblici e privati di richiedere all’impresa affidataria l’attestazione di congruità prima di procedere al saldo dei lavori, in conformità di quanto previsto dall’articolo 4 del decreto ministeriale n. 143 del 2021.
La circolare è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle entrate e anche sul sito del Ministero del lavoro.
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