Molte volte, parlando dei numeri e della consistenza del settore gelateria è emersa la difficoltà ad avere un dato preciso in quanto le gelaterie hanno la stessa classificazione ATECO delle pasticcerie per cui, consultando il Registro Imprese delle Camere di Commercio, si ha un unico elenco. Ora questa criticità statistica potrebbe essere risolta con l’annunciata revisione della classificazione ATECO che entrerà in vigore nel 2025.
Consapevole del rilievo che questa opportunità assume, CASARTIGIANI nazionale ha colto la possibilità offerta dall’ISTAT di presentare motivate istanze per la modifica della classificazione attualmente vigente ed ha inoltrato, coinvolgendo anche altre Associazioni imprenditoriali, la richiesta che i codici ATECO di Gelaterie e Pasticcerie vengano separati.
E’ infatti evidente come l’abbinamento di Gelaterie e Pasticcerie sotto un unico codice non sia più in grado di rispecchiare l’effettiva consistenza e realtà dei due singoli comparti che negli anni hanno subito una evoluzione dei processi produttivi e commerciali che hanno portato a differenziare in modo notevole le due attività.
Oltre alle modalità diverse di svolgimento dell’attività sotto il profilo dimensionale e delle attrezzature, va evidenziata, in particolare, la circostanza che l’attività di pasticceria si svolge generalmente per tutta la durata dell’anno mentre la gelateria, salvo situazioni particolari, si caratterizza per l’apertura stagionale, ciò con costi di gestione e ricavi ben differenziati.
Nel caso delle Gelaterie, poi, questa situazione, ha portato anche ad una diffusione di numeri disparati sulla consistenza che, a seconda delle fonti (Associazioni di categoria, Centri Studi, Fiere di settore, Organi di informazione) variano da 39.000 a 15.000, creando una informazione distorta e non realistica.
Al di là di una corretta informazione statistica, peraltro utile anche agli Organi di Governo che debbano definiere normative, e iniziative promozionali e di supporto, ciò può avere implicazioni importanti a livello di valutazioni economiche e di mercato nel momento in cui un’azienda debba assumere delle decisioni su investimenti o redigere un business plan credibile.
Tutte motivazioni che CASARTIGIANI ha sottoposto all’attenzione dell’ISTAT, entro i termini fissati per il 31 ottobre scorso, con l’auspicio che vengano accolte.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.