Auguri a Marco Granelli

Marco Granelli, presidente di Confartigianato, compie 62 anni. Quindi l’età della saggezza, dell’esperienza e per chi ce l’ha dell’onestà intellettuale.

Lui non ha esattamente la storia di Manlio Germozzi, l’aggressività sarcastica di Ivano Spallanzani, la malinconica umanità e la semplice fedeltà di Giorgio Merletti, ma ha qualità sue, evidenti, di cui tutto l’artigianato va fiero, lealtà, eleganza, instancabilità .

Non a caso, come in un gioco di ombre, la sua evidenza si manifesta spontaneamente, senza bisogno di sollecitare una trasposizione, senza forzature e senza soprattutto sbavature. Per questo non dispiace, quando ragionando unitariamente, ci sentiamo di favorire il suo ruolo di portavoce. Siamo abitualmente d’accordo nel far sì che si possa prospettare e pensare nuovamente, pur con tutti gli approfondimenti del caso, ad una nuova unità. Del resto, ci sono due metodi di avvicinamento e con Parmenide di sintetizzazione dell’unico, o si procede per fagocitazione e assorbimento o ci si avvicina più lentamente per comparti, lasciando fuori assolutamente quello economico. Però questi processi hanno bisogno, soprattutto, del fattore umano perché, sennò, neanche si comincia.

Marco Granelli è uno di quelli a cui daresti le chiavi di casa, spiegandogli bene che vanno restituite perché una volta riconosciuta la procedura la di può sempre ripetere.

Vedremo, al culmine della storia, se ha valso più il personaggio o l’organizzazione, noi possiamo solo esprimere una opinione che poi è una premonizione e cioè quella che l’Uomo vale più di ogni disegno, come narra la storia di Casartigiani.

Ad maiora, Marco, da chi ha dimostrato già la sua lealtà a chi, come te, lo merita.