Cirigliano è stato una presenza costante tra gli artigiani della città, conosciuto e apprezzato: con lui, dicono da Casartigiani, «se ne va un altro pezzettino della storia del costume di Treviso»; negli anni ‘80 era anche stato presidente regionale degli acconciatori e membro del direttivo dell’associazione. Da qualche tempo il negozio era chiuso, aveva deciso di venderlo seppur a malincuore, per occuparsi della sua salute. La sua bottega era un simbolo di tradizione, della regola del mestiere, frequentata quasi esclusivamente da una clientela maschile per scelta, per mantenere un tratto distintivo. Dentro, era un tuffo nel passato: poltrone originali, quotidiani per incentivare la discussione fra i clienti su politica e cronaca, libri a disposizione di chi voleva leggere, sui quali lo stesso Cirigliano si intratteneva nel tempo libero, appassionato com’era di letteratura e informazione. Il funerale è previsto venerdì, alle 15, nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice; il barbiere storico della città sarà quindi sepolto al cimitero di Casier.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.