Parte anche per i lavoratori dell’artigianato la campagna di vaccinazioni nei luoghi di lavoro promossa dalle organizzazioni imprenditoriali – Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, C.L.A.A.I. – e dai sindacati confederali dei lavoratori – CGIL, CISL e UIL – in applicazione del Protocollo nazionale sottoscritto lo scorso 6 aprile da Governo e Parti sociali per adottare misure di contenimento alla diffusione del COVID-19 attraverso la vaccinazione in azienda.
Le Parti sociali hanno affidato a SAN.ARTI. – il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’artigianato da loro promosso – la gestione del Piano vaccinale COVID-19 per accelerare la vaccinazione degli iscritti e contribuire così alla realizzazione degli obiettivi del Piano nazionale a supporto e in sinergia con le Istituzioni e gli altri attori coinvolti.
Il Piano vaccinale Covid-19, realizzato in collaborazione con UniSalute, consente ai dipendenti delle imprese artigiane che versano a SAN.ARTI., ai loro titolari e ai volontari iscritti di ricevere la somministrazione del vaccino COVID-19 nei 200 punti convenzionati, in connessione con il Servizio Sanitario Nazionale, senza dover sostenere alcun costo.
L’adesione avviene tramite una piattaforma dedicata che garantisce il trattamento delle informazioni personali nel pieno rispetto della normativa in materia, richiesta dal Garante per la protezione dei dati personali.
L’avvio del Piano testimonia l’impegno concreto delle Parti sociali dell’artigianato per consentire a tutti i lavoratori, che operano anche nelle imprese di più piccola dimensione, di poter riprendere l’attività in sicurezza, grazie all’intervento degli strumenti bilaterali che anche in questo momento dimostrano di saper costruire soluzioni tempestive ed efficaci a vantaggio dei lavoratori.
Roma, 3 giugno 2021
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.