Le reazioni
Prando : “Ma il 2017 apre ancora con una flessione”
“I numeri di Ebav certificano un trend di cui avevamo la sensazione. L’artigianato ha ricominciato ad offrire occupazione. Manifatturiero e trasporti in particolare hanno bisogno di manodopera, che si fatica a trovare”. Marco Romitti, da tre mesi presidente Cna Verona, sta incontrando varie imprese associate per avere il polso della situazione in provincia. “Le realtà che hanno resistito alla crisi stanno recuperando mercato, commesse e quindi occupazione, nonostante permangono le difficoltà di accesso al credito”, valuta.
Meno ottimista, invece, Andrea Prando, alla guida di Casartigiani scaligera. “L’impressione è che in molti casi le aziende, ancora in difficoltà, abbiano aderito recentemente all’ente bilaterale per ottenere i servizi e gli aiuti previsti – ragiona – in questo modo la platea di aderenti e di dipendenti registrati potrebbe essere cresciuta, senza che gli addetti reali dell’artigianato siano aumentati”. Alla base della riflessione, i dati Movimprese relativi al primo trimestre 2017 che certificano un calo delle attività artigiane in Veneto pari al – 0,60% a fine marzo e del – 0,75% a dicembre scorso. A Verona il tasso di crescita è negativo per il – 0,74% con un saldo in rosso di -189 attività. “Un dato che mal si concilia con una possibile ripresa del comparto” conclude Prando.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.