Assemblea Generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia

Carluccio Sangalli è un esempio per tutti noi, non ci sono misere divisioni e competizioni tra organizzazioni e partecipanti, quando c’è Lui a dirigere, a presiedere, a dare equilibrio. Con il suo impegno ha abbracciato tutta la nostra storia, da Einaudi che ha detto “nonostante tutto quello che facciamo contro di loro, ogni mattina i nostri eroi cominciano a lottare” a Giorgia Meloni che ha detto “considero da sempre gli artigiani e le piccole e medie imprese l’ossatura economica della nazione”.

Adesso si vedono nuovi importanti successori uno per tutti, ma non escludo nessuno, è Marco Granelli ma Carluccio è insostituibile.

Ha coperto tutto l’impegno che ci ha visto crescere nello splendore e nella crisi, nelle difficoltà e addirittura nelle tragedie. Da Lui abbiamo preso esempio quando il Covid distruggeva l’anima prima del corpo, indimenticabile la notte quando girava per Milano, con il bastone, ad appoggiare oltre che le stanche membra l’afflitta anima, per vedere qualche segno ispirativo di preoccupazione e di speranza e, intanto, noi vedevamo Lui e centuplicavamo le forze. Quello che abbiamo fatto in quelle drammatiche occasioni non sarà mai irripetibile, perché adesso che ne siamo usciti fuori sembra sia stata una cosa di una normalità plateale e nessuno ricorda l’angoscia, la paura, il dubbio, l’incertezza, la disperazione, il dolore.

Fummo l’Italia del 2019 e demmo una risposta coraggiosa ma soprattutto dignitosa.

Carluccio, oggi, ha celebrato l’Assemblea degli 80 anni di Confcommercio. Io non sono potuto andare e per questo scrivo queste due righe come già feci, debbo dire con considerazione, in una Assemblea estiva in Sicilia. Queste due righe sono una incitazione ad andare avanti, perché il Commercio e l’Artigianato, in quella splendida piazza del Popolo degli imprenditori italiani, hanno bisogno di Lui, noi abbiamo bisogno di Lui, in questo ambiente triste, grigio, ipocrita dove non si capisce che elogiando gli altri si innalza se stessi e non il contrario, dove se hai la fortuna di annoverare, tra le tue fila, un fuoriclasse non è importante l’età ma l’esperienza, l’abnegazione, l’altruismo, puoi avere anche 18 anni, così come non ha importanza se sei uomo o donna, è ora di liberare, in questo Paese, le forze femminili e giovanili conservando però quelle che sono la tradizione, il racconto, la narrazione e il sacrificio. Carlo è tutto questo e anche di più. Noi non abbiamo il verso del postulante o l’eco della mano tesa, noi abbiamo, contrariamente alle regole, il senso di sforzarci di capire. Adesso si ripresenta un momento difficile, c’è assenza, c’è distanza, c’è egoismo, l’Italia continua ad essere l’Italia perché quella fatta da Carluccio e da coloro che ne hanno preso esempio continua a trainare stancamente ma tenacemente tutto il movimento tanto da riuscire a far sembrare il Paese ricco (perché risparmiatore lo è sul serio) ma soprattutto ricco nel segreto dei conti correnti e nell’inquadramento del catasto. Non tutti, per fortuna, ma molti anche se va rispettato il merito. Poi c’è chi non riesce a raggiungere la fine del mese e questo va assolutamente aiutato e mai ho sentito, in tanti anni, in Carluccio parole di oligarchia.

Lui è stato ed è un esempio di sensibilità. Ogni tanto si affaccia al proscenio qualche nuovo personaggio che vuole indicare la via, perché conosce la verità mentre sa bene che quella che esiste è soprattutto la realtà. Quando un negozio chiude è realtà, non è verità. La verità sta dietro i nostri comportamenti, sta dietro la nostra dignità.  Dateci ancora un cavallo, dateci ancora una speranza, oppure come diceva Voltaire, dateci qualcosa in cui credere, dateci qualcosa per cui combattere, oppure dateci qualcosa da fare per gli altri.

Grazie Carluccio, auguri per la tua seconda volontà di continuare ad indicarci la via, te lo dice uno che non è commerciante, che non ha mai voluto la speranza barattarla con il segno dell’interesse solo di alcuni e non di altri.

Però, quando si conosce Carlo, si ha l’obbligo di rispettarne l’esempio.