Roma 11 marzo 2022: Unatras (coordinamento unitario di cui fanno parte le principali associazioni dell’autotrasporto: SNACASARTIGIANI, Fai, Fiap, Unitai e Assotir per Conftrasporto, Cna Fita, Confartigianato Trasporti) aspetterà l’incontro con il Governo programmato per martedì 15 e poi deciderà quali iniziative intraprendere. Lo riferisce all’AGI il Presidente del coordinamento, sottolineando l’estrema difficoltà in cui versa il settore, a fronte del caro gasolio.
Le organizzazioni dell’autotrasporto chiedono un credito di imposta del 30% immediato sul gasolio ma soprattutto che si adotti la regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura: è l’unico sistema per sopravvivere.
L’UNATRAS fa notare che per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion occorrevano tre mesi fa 680 euro: oggi ne servono 1.250 euro. Inoltre le imprese devono fare i conti con la scarsità di carburante in particolare per l’extrarete. “Le nostre richieste sono chiare – conclude il Presidente dell’Unatras – servono per sopravvivere”.
Ieri Unatras aveva annunciato manifestazioni in tutta Italia il 19 marzo, avvertendo però che le imprese nel frattempo, autonomamente, potrebbero decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese, ritenendo più conveniente lasciare i propri mezzi sui piazzali piuttosto che continuare a viaggiare in queste condizioni.
L’Unatras attende adesso gli esiti dell’incontro di martedì 15 p.v. per assumere ogni conseguente iniziativa.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.