Si è tenuto oggi, in sede tecnica, il prosieguo del confronto tra il coordinamento delle associazioni nazionali dell’autotrasporto UNATRAS e i dirigenti del Ministero dei Trasporti sul decreto legislativo relativo al recepimento delle disposizioni del Pacchetto Mobilità I° inerenti i requisiti per l’accesso alla professione e al mercato e la disciplina sanzionatoria.
La nuova bozza del decreto presentata dal MIT, recepisce gran parte delle osservazioni che Unatras ha puntualmente segnalato nelle scorse settimane, ma non può essere considerata esaustiva in quanto su alcune questioni sará necessario un supplemento di analisi.
Le associazioni aderenti ad Unatras, infatti, hanno ribadito fermamente la necessità di prevedere che l’accesso al mercato per le nuove imprese sia consentito solo in presenza di un veicolo di classe ecologica almeno Euro 6. L’attuale formulazione, invece, consente la libertà di accesso al mercato anche con mezzi obsoleti e quindi poco sicuri ed inquinanti. Per Unatras si tratta di una previsione inaccettabile e controsenso in quanto risulterebbe in palese contrasto con qualsiasi altro provvedimento UE in tema ambientale (dal Fitfor55 ai nuovi standards fissati nel processo di transizione ecologica e decarbonizzazione) che finirebbe per penalizzare le migliaia di imprese italiane che hanno intrapreso un percorso virtuoso per il rinnovo del parco veicolare investendo in veicoli di ultima generazione, ecologicamente sostenibili, piú sicuri e tecnologicamente avanzati.
A questo punto Unatras chiede che tale richiesta, per il momento esclusa dal Regolamento UE, sia oggetto di un apposito confronto politico col Ministro Matteo Salvini, affinché il Governo ponga la questione a Bruxelles, mettendo in luce le evidenti contraddizioni politiche che smentiscono gli obiettivi della Commissione e finiscono solo per accrescere la concorrenza sleale nel settore.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.