Attivare strumenti di incentivazione alle assunzioni per salvaguardare il settore economico
BARI – Casartigiani Puglia chiede alle istituzioni di garantire il rinnovo della decontribuzione per il Mezzogiorno italiano e, contestualmente, reclama l’attivazione di strumenti di incentivazione per le assunzioni. Secondo quanto riportato dalla stampa regionale, nonostante il volume delle vendite delle medie aziende pugliesi sia aumentato, queste ultime sono ancora troppo poche. Si tratta di una situazione allarmante che rischia di compromettere ulteriormente l’occupazione e la stabilità economica.
Come se non bastasse, il quadro dei costi che emerge da una recente ricerca non è dei migliori. Nel 2022, il costo orario del lavoro in Italia ha raggiunto una media di 31,50 euro, una cifra di gran lunga superiore alla media europea e a quella di molte nazioni concorrenti. Questo onere pesa in modo particolare sulle piccole e medie imprese del Sud, che devono fronteggiare non solo la pressione fiscale ma anche i costi aggiuntivi legati alle assunzioni di nuovi dipendenti. «In un periodo difficile come questo – ha dichiarato il coordinatore di Casartigiani Puglia, Stefano Castronuovo – crediamo che le istituzioni debbano mostrare un forte impegno verso le realtà imprenditoriali del Sud, garantendo misure adeguate di sostegno. Diversamente, potremmo assistere a un’ulteriore erosione del tessuto economico e sociale della nostra regione».
Casartigiani Puglia teme che, per le aziende pugliesi, il rischio di una diminuzione della competitività sia concreto. Senza il rinnovo della decontribuzione, previsto per il 2024, e senza strumenti attivi di incentivazione, molti imprenditori potrebbero essere costretti a ridurre il personale, rinviare investimenti o addirittura chiudere le proprie attività. Preoccupazioni confermate anche dalle recenti dichiarazioni di oltre il 50% delle PMI intervistate dalla Federazione pugliese degli artigiani, da cui è emerso che il costo del lavoro rappresenta uno dei principali ostacoli alla crescita e alla creazione di nuove posizioni lavorative. «In un contesto già fragile – ha proseguito Castronuovo – dove la disoccupazione giovanile supera il 30% e il tasso di occupazione è inferiore alla media nazionale, il mancato rinnovo della decontribuzione sarebbe una mazzata letale per migliaia di piccole imprese. La Puglia, regione ricca di potenzialità, non può permettersi di perdere il patrimonio umano e professionale costruito con fatica negli anni».
Pertanto, Casartigiani Puglia esorta il Governo e le autorità locali a rinnovare la decontribuzione e a implementare misure concrete per incentivare le assunzioni, affinché le piccole imprese possano continuare a crescere, generare occupazione e contribuire allo sviluppo economico del territorio.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.