Nella giornata di ieri il Segretario Gen. di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo accompagnato da Ivano Mignogna e Giacinto Fallone rispettivamente Presidenti di Categoria Acconciatori ed Estetica e Autotrasporto, hanno incontrato il Nuovo Prefetto di Taranto Dott. Demetrio Martino.
L’incontro è stato un’occasione per far conoscere al nuovo Prefetto le peculiarità del Territorio e dell’Artigianato Locale facendo conoscere in particolare le variegate sfaccettature dell’imprenditoria locale.
“L’augurio di buon lavoro che abbiamo voluto portare al Nuovo Prefetto è stato un modo per rimarcare la voce delle imprese da noi rappresentante, che in questo periodo particolare per la Provincia Ionica vedono poca attenzione da parte di istituzioni come: Governo, Regione, Provincia e Comuni. “ Commenta Stefano Castronuovo, che aggiunge: “abbiamo consegnato a Sua Eccellenza un documento conoscitivo delle Problematiche del settore che in particolare rappresenta la nostra visione del Futuro di Taranto focalizzata in 4 punti essenziali: Infrastrutture, la provincia ionica specialmente il settore verso il Salento vive una forte carenza, viaria e di infrastrutture considerate essenziali; Collegamento Taranto Avetrana; Mancanza comunicazione degli Ex PIP – o zone artigianali a strade a scorrimento veloce; Mancanza Aeroporto Merci e Passeggieri; Mancanza linea ferroviaria merci; Mancanza Treni ad alta velocità; Tassazione Le imprese della nostra provincia hanno un’ imposizione di imposte e tasse molto più alta rispetto alle altre provincie rispetto ai servizi realmente erogati alle stesse. Nel Capoluogo di provincia questa si aggrava, considerato che le imposte locali sono al massimo. Costituire un tavolo provinciale sulle imposte locali sarebbe opportuno per sviluppare un piano di finanziamento da parte del Governo per la comunità tarantina atta all’assottigliamento delle imposte e tasse locali al fine di rendere competitive le imprese incentivando la nascita di nuove imprese manifatturiere. Servizi La carenza di servizi pubblici o di garanzia dei servizi pubblici locali alle imprese è una delle problematiche più sentite. Tempi burocratici e di applicazione univoca delle norme e dei procedimenti amministrativi sono una piaga che ad oggi costa sulle imprese per un totale di un milione di euro. Attivare un tavolo di unificazione delle procedure e dei tempi della burocrazia a livello locale sarebbe utile ad uniformare i servizi tra Comuni. Provincia, Regione e le altre pubbliche amministrazioni interessate. Legalità in questo aspetto si sono avuti passi in avanti anche grazie ad un impegno costante della Questura di Taranto, ma rimangono ad oggi settori e luoghi rimasti incontrollati dai servizi ispettivi. Un senso di legalità e di controllo sui mercati, è garanzia di libera concorrenza, con occhio particolare all’abusivismo nel settore. Inoltre in relazione alle emergenze del territorio abbiamo espresso la necessità di strumenti di incentivazione dell’imprenditoria esistente e per le nuove imprese, infatti riteniamo che la riqualificazione economica e sociale del territorio parte dalla nascita di nuove imprese manifatturiere quasi assenti nel territorio da qui la nostra proposta di clausola sociale di utilizzo delle imprese locali da parte delle grandi imprese, incentivi e sgravi per le imprese dell’indotto, per la riconversione produttiva, sospensione delle imposte e dei contributi previdenziali per le stesse, pace fiscale delle cartelle di pagamento e slittamento per gli autotrasportatori al 2023 del rinnovo del parco mezzi con estensione dello scarico accise, ribadiamo infatti che senza un sistema produttivo le grandi infrastrutture come il Porto saranno sempre in difficolta e non garantiranno mai continuità lavorativa per il territorio.”
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.