Roma 29 marzo 2023 – Apprezzabile la volontà del Governo di perseguire gli obiettivi della tempestività del risultato e quello della fiducia; ma resta indispensabile garantire una maggiore attenzione alle piccole imprese ed al mondo dell’artigianato.
Questo il commento di CASARTIGIANI dopo l’approvazione del nuovo Codice dei Contratti pubblici varato ieri sera dal Governo.
In attesa di leggere il testo definitivo del decreto legislativo, la Confederazione ribadisce l’esigenza che vengano recepite le indicazioni delle Commissioni parlamentari in merito all’assimilazione dei consorzi artigiani a quelli cooperativi, consentendo così anche alle imprese artigiane la partecipazione al mercato degli appalti pubblici.
Assimilazione, secondo il giudizio di CASARTIGIANI , che appare fondamentale. È il consorzio che partecipa alle gare, e non già i consorziati che lo compongono. Pertanto, è il consorzio che deve possedere i requisiti e che deve essere sottoposto alla verifica in ordine al possesso degli stessi, non le singole imprese consorziate, come prevede impropriamente l’attuale testo all’esame del Consiglio dei Ministri.
Deve rinnovarsi pertanto con forza l’appello a chiarire espressamente nel testo di legge che i consorzi artigiani vengano assimilati a quelli cooperativi e non a quelli stabili per quanto attiene alla dimostrazione dei requisiti indicati in sede di gara.
Senza una tale previsione, di fatto, viene meno la possibilità di partecipare agli appalti pubblici per le imprese artigiane, che in tal modo perdono definitivamente la possibilità di crescere e di competere in questa fetta importantissima di mercato.
Permane, altresì, la necessità di intervenire con alcune ulteriori integrazioni finalizzate a garantire maggiori certezze tanto agli operatori economici quanto alle stazioni appaltanti.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.