Lotta all’evasione ed elusione senza penalizzare a senso unico gli Artigiani e le Piccole imprese.
Le anticipazioni sui contenuti della manovra di bilancio e del connesso decreto fiscale suscitano preoccupazione per il loro impatto sul mondo dell’artigianato e del lavoro autonomo.
Le modalità ipotizzate per il contrasto delle frodi in materia di crediti fiscali e la reintroduzione della responsabilità solidale con i subappaltatori per ritenute non versate_ secondo il parere di CASARTIGIANI_ provocherebbe un generalizzato aggravamento delle condizioni operative delle microimprese, già compromesse dalla crisi economica e dalle perduranti difficoltà di accesso al credito bancario.
Anche la stretta sul contante ed apparati sanzionatori per la mancata accettazione della moneta elettronica e per la mancata trasmissione dei dati necessari per la partecipazione alla ‘lotteria degli scontrini’ non risultano accompagnarsi ancora a chiare scelte in materia di riduzione di costi e commissioni a carico di consumatori ed imprese per il ricorso a carte di credito e di debito.
CASARTIGIANI esprime, inoltre, forti perplessità in ordine alle modiche riguardanti l’attuale regime della mini flat tax. Il venir meno del secondo modulo della flat tax (aliquota al 20 per cento per ricavi o compensi oltre i 65 mila euro e fino a 100 mila euro) determinerebbe infatti una cospicua sottrazione di risorse destinate alle imprese per oltre 3 miliardi di euro in un triennio.
Evasione ed elusione, infine, vanno riconosciute come patologie che riguardano trasversalmente tutta l’economia e la società italiana e che possono e devono essere combattute agendo in maniera selettiva, senza penalizzare a senso unico gli Artigiani e le Piccole imprese.
La manovra ha un approccio che va rivisto – conclude la nota CASARTIGIANI – sia pure con realistica consapevolezza degli equilibri di bilancio, dando maggiore impulso espansivo e dunque attraverso una ulteriore selettiva ristrutturazione della spesa pubblica, con l’attivazione operativa di investimenti pubblici già finanziati o finanziabili e con politiche per l’innovazione più settorialmente inclusive e più accessibili anche da parte delle MPMI. Sul fisco sarà necessario agire affinchè accanto alla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti si affronti una riforma complessiva delle aliquote Irpef a vantaggio di tutti i contribuenti compresi i lavoratori autonomi, i pensionati e le imprese.
Il Presidente Giacomo Basso sottolinea che la sensazione è quella, in poco tempo, di una modificazione della sensibilità verso il mondo artigiano, che è lo stesso di due o tre mesi fa, in cui era orgogliosamente rimarcato come la speranza oltre che la storia della nostra economia, soprattutto per la crescita del Mezzogiorno.
Fanno piacere alcune dichiarazioni di leader facenti parte della maggioranza che evidenziano che la lotta all’evasione non deve essere incentrata, fermo restando che le tasse le devono pagare tutti, sul lavoro autonomo ma deve andare a colpire tutti gli ambiti ben più considerevoli in tal senso.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.