Casavideo 27 Settembre 18

Confidi: ultimo baluardo di sostegno per le piccole imprese

CASARTIGIANI: AUMENTO RICHIESTE AI CONFIDI  DEL 18%

Maschietto, Presidente Provinciale: “Nonostante si sia azzerato il fondo garanzia della Regione e ridotti drasticamente i contributi di Camera di Commercio e Comuni, abbiamo stanziato 10,5 milioni. Appello ai Sindaci e Regione  per ripristinare i fondi ai confidi”

Treviso 5 settembre- Nei primi sette mesi del 2018 le richieste ai confidi non vigilati degli sportelli di Casartigiani in provincia di Treviso sono aumentati del 18% rispetto ai primi sette mesi del 2017 (fino al 31 luglio). “In termini di risorse- spiega il il Presidente di Casartigiani Provinciale, Piergiovanni Maschietto- abbiamo coperto richieste per 10 milioni e mezzo rispetto agli 8 e mezzo dell’anno prima, ma con una ulteriore discrepanza: se nel 2017 erano risorse richieste per il pagamento di tasse e pressione fiscale, quest’anno sono richieste finalizzate a liquidità e investimenti. Un piccolo spiraglio di ripresa che però va consolidato.”

Le prospettive sono di raddoppiare le richieste entro fine anno. La Regione Veneto, attraverso Veneto Sviluppo ha controgarantito solo i confidi vigilati, tagliando fuori dalla partita i non vigilati, punto di riferimento delle piccole e medie imprese, gestiti dalle associazioni di categoria. “Una scelta che si allontana dai bisogni del Paese Reale- prosegue Maschietto- Le piccole aziende preferiscono rivolgersi a noi perché abbiamo tempi di risposta più brevi e una burocrazia più snella, anche se alcuni Istituti di Credito hanno di fatto  ridotto le loro disponibilità o addirittura chiuso le convenzioni; infatti una buona percentuale del 80% delle richieste vengono inoltrate  presso i Crediti Cooperativi della nostra provincia che si dimostrano  ancora più sensibili alle esigenze delle aziende del territorio.”

Per ogni euro stanziato da un ente, un’associazione attraverso i confidi non vigilati può offrire garanzie fino a dieci volte superiori e spesso, negli anni scorsi quando la crisi ha fatto toccare il fondo del barile a molte aziende, è stata l’associazione ad intervenire per coprire le garanzie delle aziende in default con gli istituti di credito “Questo trend è in leggera inversione, fortunatamente- prosegue Maschietto- perché abbiamo pagato  per garanzie non coperte solo 50 mila euro  rispetto ai 75 mila dei primi sette mesi del 2017, ma è troppo presto per cantare vittoria: molte aziende sono ancora in attesa delle vertenze di fallimento per cui non è stata ancora definita l’escussione; alcune pratiche inoltre sono ancora in via definizione a causa della lentezza burocratica per la definizione di fallimenti o di recuperi creditizi. Inoltre le richieste continuano ad essere presenti a fronte del fondo garanzia che la Regione non ha più rifinanziato. Le nostre risorse ovviamente non sono inesauribili, soprattutto oggi dopo gli interventi massicci degli ultimi anni..”

L’APPELLO POLITICO: “L’incremento di richieste che riscontriamo ci fa respirare una leggera brezza ottimista, notiamo nei nostri artigiani la voglia di ripartire e di fare impresa, occorre però che anche gli enti pubblici giochino un ruolo da protagonista in questa partita, riaprendo i finanziamenti e non lasciandoci soli.- conclude Maschietto- Occorre rivedere le opportunità di interventi da parte di Regione, Camera e Comuni a sostegno dei fondi di garanzia presso i Confidi, e compiere una inversione di rotta considerando non solo i confidi vigilati ma anche i non vigilati che stanno comunque svolgendo il loro ruolo egregiamente, cercando forme di controgaranzia pubblica, come Veneto Sviluppo. Mi auguro che anche i comuni maggiori della Provincia di Treviso riprendano a sostenerci, perchè anche con poco, riusciamo a fare molto. Nel trend economico odierno, che ritengo limitatamente positivo, abbiamo oggi delle nuove opportunità per le nostre aziende, non dobbiamo perdere questo treno, dobbiamo da subito intervenire: noi lo stiamo già facendo, aspettiamo anche che Banche, Istituzioni ed Enti pubblici svolgano la loro parte oggi,  perché domani può essere troppo tardi.”

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

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Giacomo Basso,
L'impegno con gli artigiani

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Il Welfare bilaterale artigiano
Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

Racconti artigiani
Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
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