L’avvio dell’esame da parte delle Commissioni riunite Lavori Pubblici e Territorio ed Ambiente sul c.d. Decreto sblocca cantieri ha evidenziato posizioni differenti da parte delle Organizzazioni di categoria, concordi solo sulla necessità di superare le tante criticità che rallentano la ripresa del settore delle costruzioni, strategico per la crescita economica del sistema produttivo.
Cna: “Dal decreto sblocca-cantieri ci aspettavamo maggiore attenzione alle piccole imprese costrette ad accedere poco e con grande difficoltà al mercato degli appalti pubblici. Al Codice degli appalti sono state addirittura introdotte modifiche peggiorative rispetto a quelle inserite nell’ultima Legge di Bilancio”.
Confartigianato: “Il decreto ‘Sblocca cantieri’ va nella direzione giusta per risolvere alcune criticità più immediate del Codice degli appalti che penalizzano le piccole imprese. C’è ancora molto da fare per realizzare un sistema di regole semplici accompagnate da controlli efficaci, per rilanciare gli investimenti e far ripartire il settore delle costruzioni”.
Confcommercio: “Apprezzamento” e “favore” di Confcommercio per il decreto Sblocca cantieri anche se ci sono “profili di criticità” legati in particolare “ai rinvii ai procedimenti attuativi, alla mancanza di una lista già nel decreto di opere prioritarie” e alla “tempistica del regolamento unico”. Secondo la Confederazione “il passaggio dal vecchio al nuovo regime rischia di rinviare troppo i benefici sui quali le imprese confidano”.
Ance: “Il DL Sblocca cantieri rappresenta, finalmente, un primo segno tangibile della volontà di mettere il settore delle costruzioni al centro dell’agenda politica ed economica del Paese” . Allo stesso tempo, esprime preoccupazione rispetto alle misure finora adottate, che rischiano di essere insufficienti per raggiungere gli obiettivi prefissati.”Il decreto, infatti, non risolve alla radice le grandi criticità che impediscono il rapido utilizzo delle risorse stanziate e rappresenta più un correttivo all’attuale Codice degli appalti che un provvedimento “Sblocca cantieri””.
Un provvedimento che semplifichi ed acceleri le procedure per sbloccare in tempi brevi i cantieri è necessario. Quello che il Governo si sta impegnando a fare in questa direzione costituisce pertanto un fatto positivo – secondo il giudizio di CASARTIGIANI – che attende di conoscere il testo definitivo della Legge al termine del percorso parlamentare di conversione – per esprimere una valutazione compiuta e dettagliata.
L’auspicio è di trovare nel provvedimento una soluzione che, attraverso il contributo delle Parti Sociali, possa affrontare tutte quelle modifiche al Codice dei contratti pubblici da tempo richieste dalla categoria e che sono divenute indispensabili per le microimprese.
Non si comprende come mai determinate opere, che presentano già progetti definitivi o esecutivi approvati e finanziamenti certi stanziati, da tanti mesi siano bloccate e non ancora partite.
Occorre sgombrare il campo da inadempimenti e resistenze ed in tale direzione il decreto “Sblocca cantieri” può giocare un ruolo determinante.
Il settore delle costruzioni è colpito da una profonda crisi ed ha bisogno immediatamente di misure concrete. Se in questo Paese non ripartono le opere ferme e non vengono realizzate le nuove opere infrastrutturali necessarie c’è il rischio che presto i segnali di crisi diventino una recessione di fatto. Un risultato – conclude CASARTIGIANI – che il Paese non si può permettere.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.