Il corretto obiettivo della diffusione degli strumenti della moneta elettronica va anzitutto perseguito come occasione di complessiva modernizzazione del sistema Paese attraverso l’implementazione di un sistema di pagamenti sicuri, tracciabili ed utili anche ai fini della riduzione dei costi di gestione del contante. Lo hanno affermato le Organizzazioni di Rete Imprese Italia in audizione questa mattina, 6 novembre, alla Commissione Finanze della Camera.
È necessario un approccio in grado di incentivare il ricorso alla moneta elettronica che faccia leva su meccanismi di cashback e del credito di imposta sul monte commissioni a carico delle imprese che accettano pagamenti elettronici. Rete Imprese Italia ritiene inoltre indispensabile agire sul versante dei costi prevedendo decise riduzioni in particolare per i micropagamenti.
Riguardo alle sanzioni per la mancata accettazione di carte di pagamento la soluzione interlocutoria del rinvio al luglio 2020 dell’entrata in vigore degli apparati sanzionatori nell’attesa della definizione degli interventi in materia di minori costi e di minori commissioni non appare soddisfacente. Si propone un azzeramento delle commissioni per pagamenti fino a 15 euro e, in subordine, una sospensione dell’obbligo di accettazione per transazioni inferiori a tale importo.
Sul tema della lotteria degli scontrini mancano le condizioni per poter ipotizzare l’avvio dal primo gennaio del meccanismo premiale. Per consentire, infatti, tale avvio è necessario attivare procedure di adeguamento degli attuali registratori telematici, con interventi sull’organizzazione delle imprese, specie quelle che sinora hanno certificato i corrispettivi mediante ricevuta fiscale, e sui sistemi informativi. Rete Imprese Italia ritiene pertanto auspicabile la previsione di una proroga della decorrenza dell’avvio della lotteria, almeno al 1° luglio 2020, in concomitanza di una riduzione delle sanzioni previste.
Infine, è necessario rivedere completamente l’impianto delle progettate misure in materia di compensazioni dei crediti fiscali, previste dall’art. 3 del DL fiscale che – a discapito dei contribuenti corretti – determinerebbero un generalizzato posticipo (almeno semestrale) della effettiva possibilità di utilizzo dei crediti. In particolare – sottolineano le Organizzazioni di Rete Imprese Italia – non risulterebbe possibile utilizzare i crediti relativi ad imposte sui redditi per effettuare il versamento del saldo IVA dovuto in base alla dichiarazione IVA relativa al medesimo anno d’imposta. Un intervento, questo, che comporterebbe un generalizzato aggravamento delle condizioni operative e finanziarie delle MPMI, le cui posizioni finanziarie già risentono del deterioramento di lungo corso del ciclo economico e di persistenti
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.