di LUCA GUERINI
Mario Bettini, presidente di Casartigiani Lombardia (e vicepresidente nazionale) e Mauro Sangalli, segretario regionale di Casartigiani Lombardia hanno le idee chiare sul momento attuale in merito all’economia in generale e al mercato del lavoro.
“Dopo più di un anno e mezzo di pandemia – esordisce il segretario regionale – possiamo dire che il settore artigiano ha retto, soprattutto grazie alla sua connaturata resilienza. I settori più colpiti sono stati quelli del benessere alla persona, ad esempio i centri estetici o i parrucchieri, oppure quello dei taxisti. Certo, non possiamo cantare vittoria sugli altri fronti. È stata dura. Ormai tutti i settori artigianali sono interconnessi”.
A cascata, insomma, nei mesi scorsi il lavoro s’è ridotto. “Dal monitoraggio effettuato come Casartigiani Lombardia abbiamo notato che la media di perdita di fatturato è pari al 23%, peraltro in linea con i dati nazionali”, aggiunge il presidente Bettini.
Nonostante il periodo ancora d’incertezza su molti fronti, i referenti di Casartigiani Lombardia vogliono rimanere positivi. “Assistiamo oggi a una lenta ripresa, ma certamente nel medio periodo riusciremo a ritornare ai dati pre Covid, naturalmente se non ci saranno altri sussulti – dichiarano ancora Bettini e Sangalli –. Va comunque ricordato che già a fine 2019, prima dell’emergenza sanitaria, la locomotiva lombarda stava rallentando”.
Sangalli spiega che “ciò che ci ha aiutato a reggere è l’export, anche se va detto che le imprese artigiane che esportano direttamente sono solo una minima parte”.
Ciò che manca ancora oggi è un po’ la risposta del mercato interno. “Proprio così. Non riprende velocemente, anche se alcuni settori come l’edilizia, per via del Bonus 110% e degli altri, ma non solo, sta dando ottimi segnali”, chiarisce il segretario lombardo.
Luci e ombre in tema di smart working. “Per alcuni aspetti certamente negativo, ma per altri no, ad esempio ha permesso di rivitalizzare le attività di prossimità – sostiene Sangalli –. Inoltre molte famiglie hanno proceduto alla riqualificazione di case e appartamenti per adeguarsi alle nuove esigenze di oggi e questo ha innescato un circolo vizioso positivo”.
“Usciamo da un periodo che va considerato come portatore di mancanza di produzione e scomparsa di posti di lavoro, alcuni non più riciclabili – commenta il presidente Bettini ampliando l’analisi –. È possibile un paragone col passato: quando hanno inventato la locomotiva a vapore, in tutta Europa s’è assistito alla scomparsa di determinate attività in auge prima dell’avvento del nuovo mezzo di trasporto, con anche un calo della produzione. Un po’ come oggi”.
Bettini dà atto che “la politica di Mario Draghi ha ridato prestigio, non solo europeo, ma anche internazionale, al nostro Paese, anche per la caratura della persona. Il premier ha dato dimostrazione di essere un grande banchiere ed economista, ma anche un politico avveduto e preveggente. La sua abilità gli ha permesso di destreggiarsi nelle varie situazioni, anche critiche, tra le ultime sulla riforma della Giustizia”. L’auspicio del numero uno di Casa Artigiani Lombardia è “che tutto ciò dia prospettive per il futuro prossimo e non solo”.
Sangalli interviene anche sul “Piano Marshall” odierno, da giocare soprattutto su due binari. “Innanzitutto la progettualità a medio e lungo periodo. È poi fondamentale mettere a terra le risorse in tempi brevi. Tutto questo sconfiggendo il nemico numero uno: la burocrazia”.
Le incertezze che Casartigiani individua per il prossimo futuro sono legate al piano vaccinale (con la necessità di rinforzare i protocolli delle cure domiciliari), al Green pass, ad eventuali nuove chiusure, all’occupazione, alla liquidità delle imprese e, come detto, alla velocità di ripresa del mercato interno.
“L’anno scorso è stato un anno difficile, particolare, ma positivo per quanto concerne le cancellazioni delle imprese. Questo e il prossimo anno saranno i veri banchi di prova”.
Non manca un ringraziamento ai vertici associativi. “Grande conforto e massima assistenza a tutte le federazioni regionali sono stati garantiti, come sempre, dal nostro presidente nazionale Giacomo Basso. Un sostegno mai venuto meno o interrotto, neppure nei momenti più drammatici. Gliene siamo tutti grati”, conclude Bettini.
Il presidente e Sangalli terminano le loro riflessioni con il tema dei giovani: “Ribadiamo l’importanza della formazione e la necessità di dare concreta speranza e fiducia alle nuove generazioni”.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.