ROMA 13 MAGGIO 2020 – “Lo stanziamento previsto dal decreto ‘Rilancio’, 780 milioni complessivi, per completare l’erogazione delle nove settimane di cassa integrazione e per affrontare le successive nove, è del tutto insufficiente”. Il presidente di Fsba, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl e Uil), Fausto Cacciatori, lancia l’allarme. In una lettera inviata ai ministri Catalfo e Gualtieri, Fsba spiega che “occorrono, per completare l’erogazione delle prime nove settimane di cassa integrazione, risorse non inferiori a 2,5 miliardi di euro, tenuto conto che la prestazione comprende ovviamente sia il versamento di quanto previsto come Irpef, nella misura del 23%, che la contribuzione correlata agli importi erogati, pari invece al 35%”.
“Il fondo -afferma il vicepresidente di Fsba, Claudio Sala – ha già erogato prestazioni, relative al solo mese di marzo, a oltre 500mila lavoratori, utilizzando risorse proprie pari a 250 milioni di euro e risorse derivanti dal DL 18 del 17 marzo 2020, pari invece a 60 milioni di euro. È allora del tutto evidente -continua Sala- che Fsba si trova, già adesso, nell’impossibilità di effettuare ulteriori erogazioni avendo esaurito ogni risorsa a sua disposizione”.
“La platea dei richiedenti è di quasi un milione di unità -conclude Cacciatori. La mancanza di risorse avrebbe gravi ripercussioni sul comparto artigiano e, più in generale, ne avrebbe anche sull’opinione pubblica la notizia del blocco delle prestazioni, nonostante la corretta utilizzazione delle risorse che il Fondo aveva oculatamente accantonato proprio per gli eventuali momenti di difficoltà”.
Fsba chiede pertanto di rivedere la decisione e di aumentare lo stanziamento per consentire al Fondo di continuare a svolgere responsabilmente il suo ruolo di cassa integrazione a favore dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.