svoltasi nella serata odierna presso Palazzo Sforza Cesarini”
Roma, 16 maggio 2018. Si è svolta nella serata odierna nelle sale di Palazzo Sforza Cesarini, sede di R.E TE. Imprese Italia, la presentazione del volume di Giuseppe De Rita “Dappertutto e Rasoterra”. All’incontro, moderato dall’editorialista politico del Corriere della Sera, Massimo Franco, sono intervenuti il Presidente Portavoce di Turno Patrizia De Luise ed i Presidenti delle Organizzazioni fondatrici di R.E TE. Imprese Italia, nonché esponenti delle Parti sociali, del mondo imprenditoriale e delle professioni.
Giacomo Basso ha sottolineato come incredibilmente, trattandosi di sociologia, il libro di De Rita sfiori la decima posizione tra i best sellers. Si tratta di un fenomeno che trova eguali solamente, in altra epoca, con lo “sdoganamento” della Storia che seppe fare Indro Montanelli nella sua magistrale Storia d’Italia che ancora oggi è testo di riferimento per i più eruditi e per i più semplici. Del resto, il Sociologo è equiparato allo storico perché ermeneuta e propugnatore della Verità, con la differenziazione di una visione da un lato oggettiva e illimitata e dall’altro soggettiva e contemporanea. In tal senso, la sollecitazione del Sociologo, ha richiesto il nostro Presidente al Professore, è sempre comprendente tre aspetti escatologici della vita umana, per l’appunto La Verità, la Solitudine individuale anche nell’ambito collettivo e la Speranza. In ultimo, ha omaggiato il grande Giuseppe De Rita evidenziando come fosse da tutti ritenuto, alla Weber, il Sociologo dalle metafore ardite, parafrasando in quei mitici anni ’70 forse Battisti e Mogol e le loro discese ardite e le risalite. Con l’auspicio che il Professore ci regali ancora a lungo pagine di Speranza e di Rinascita.
Il libro, edito da Mondadori, ripercorre secondo le parole dell’autore, Presidente e fondatore del Censis il principale Istituto di ricerca sociale del Paese, nonché Presidente della Fondazione R.E TE. Imprese Italia, “mezzo secolo di stimolante fatica professionale, vissuta con gusto e sorpresa” con l’obiettivo di “fare memoria e autocoscienza collettiva di quello che siamo stati e di quel che siamo”.
Nel corso della presentazione De Rita si è soffermato in particolare sul ruolo che le piccole e medie imprese hanno nella struttura del nostro sistema produttivo e sul contributo che queste prestano nell’assicurare e garantire benessere diffuso e sicurezza sociale. Secondo De Rita “non si tratta soltanto di una presenza di grande rilievo quantitativo, ma della loro funzione di spina dorsale del tessuto economico del nostro Paese, di cui sono fondamenta e soggetto chiave”.
In merito all’attuale scenario politico De Rita ha evidenziato che “Lega e Movimento 5 Stelle sono in qualche modo più vicini alle rappresentanze dei piccoli e medi imprenditori di quanto lo siano rispetto a Confindustria, poiché più immersi in quell’economia reale di cui le PMI sono protagoniste”. La crisi della politica è per De Rita “frutto del dominio della cronaca. Solo chi è in grado di trasformare la cronaca in politica è capace di ottenere risultati in termini elettorali. In questo senso la Lega rappresenta un esempio lampante”.
Circa la salute del tessuto produttivo italiano De Rita nota come “la spontaneità sia ancora un patrimonio della nostra imprenditoria, almeno nelle filiere dell’eccellenza: dal made in Italy, all’enogastronomia, dal turismo ad alcuni settori della manifattura”.
In relazione alla rappresentanza, il Presidente De Rita è infine convinto che: “solo le forme organizzative che non partono dall’alto, ma aggregano dal basso, come le Associazioni fondatrici di R.E TE. Imprese Italia, possano svolgere in futuro un ruolo di rappresentanza istituzionale, non solo economica degli iscritti”.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.