Fonte Treviso Today
Lunedì 8 novembre la presentazione del volume dedicato agli acconciatori simbolo della provincia. Presenti il vicesindaco di Treviso, il prefetto Laganà e l’ex deputata Simonetta Rubinato
La storia dei parrucchieri simbolo della Marca è al centro del settimo libro pubblicato dall’associazione Casartigiani Treviso: “I barbieri di Treviso – L’acconciatura della Marca da professionalità ad arte”.
Lunedì 8 novembre la sala consiliare di Palazzo dei Trecento ha ospitato la presentazione del volume alla presenza dei parrucchieri protagonisti del libro e delle autorità locali tra cui: il vicesindaco Andrea De Checchi, il Prefetto Maria Rosaria Laganà e l’ex deputata Simonetta Rubinato. Il volume approfondisce le storie di 15 parrucchieri trevigiani, che hanno saputo modernizzare la loro professione, raccontando di pari passo l’evoluzione dei costumi e della città.
Tantissimi gli aneddoti da scoprire nelle pagine del volume: da chi negli Anni ’70 andava alla ricerca di nuove essenze sul Monte Grappa, fino ai titoli mondiali vinti negli Stati Uniti. Fondamentale il ruolo del Catam, centro artistico trevigiano per acconciatori maschili (poi misti). Scuola affiliata all’Anam, tra la fine degli Anni ’60 e i primi anni 2000, ha formato centinaia di parrucchieri che hanno in seguito aperto i loro saloni in provincia. “I barbieri di Treviso” offre uno spaccato originale sulla recente storia passata ma, allo stesso tempo, rappresenta anche un elogio all’artigianalità dei parrucchieri e alla loro professione. Il Prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà, ha raccontato come sia stato proprio un parrucchiere a convincerla a cambiare acconciatura e ad aiutarla a sentirsi meglio eliminando il taglio di capelli che aveva tenuto fino ai 40 anni. Simonetta Rubinato ha ricordato invece come la riapertura dei parrucchieri dopo il primo lockdown del 2020 abbia rappresentato il primo vero ritorno alla normalità per l’Italia dopo l’inizio della pandemia. Vincenzo Dal Zilio, presidente del comitato “Ebav – Servizi alla persona”, ha sottolineato il ruolo di confessore-psicologo che i parrucchieri hanno avuto nei confronti dei loro clienti. Il salone del barbiere è per antonomasia il luogo della chiacchiera e del confronto sulle curiosità successe in città. Dal Zilio si è poi commosso ricordando i colleghi e amici scomparsi, mentre il vicesindaco di Treviso, Andrea De Checchi, ha concluso ricordando come «la scuola trevigiana sia stata pioniera nella formazione di tantissimi giovani. Se oggi i saloni di acconciatura sono in cima ai servizi alla persona lo si deve soprattutto a tutti loro, veri artigiani dell’acconciatura».
I parrucchieri raccontati nel libro
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.