A sollecitare l’incontro sono ANARA Confartigianato, CNA Autoriparazione, Casartigiani Autoriparazione preoccupate per il futuro delle imprese del settore. I centri di revisione chiedono di poter assicurare la continuità del servizio che sono chiamati a svolgere per conto dello Stato e che è strategico ai fini della sicurezza stradale e della tutela degli automobilisti.
Le tre Associazioni lamentano la mancata risposta da parte del Ministero alle ripetute richieste di un confronto necessario a risolvere numerose criticità: a cominciare da un sistema di regole più efficaci e maggiori controlli per potenziare la qualità e la professionalità dei centri a tutela degli automobilisti, misure contro abusivismo e concorrenza sleale, revisione delle tariffe non più rinviabile per poter garantire il servizio revisioni a 16 milioni di utenti ogni anno.
Questi aspetti, sostengono le Organizzazioni, sono in linea con gli obiettivi della Direttiva Europea sulle revisioni recepita dal Governo italiano un mese fa e con le intese raggiunte in sede di Tavolo tecnico presso la Motorizzazione. Le nuove regole sulle revisioni hanno un forte impatto non solo sulle imprese, ma anche sugli utenti e non possono prescindere dalla garanzia della qualità e della sicurezza delle prestazioni per concorrere efficacemente alla sicurezza della circolazione stradale e alla riduzione degli incidenti.
ANARA Confartigianato, CNA Autoriparazione, Casartigiani Autoriparazione auspicano, pertanto, di essere convocate con urgenza dal Ministero Infrastrutture e Trasporti per ottenere risposte concrete, affinché il settore possa essere legittimamente coinvolto nella definizione delle questioni ancora irrisolte e nella fase attuativa del decreto di recepimento della direttiva revisioni e nella stesura dei provvedimenti attuativi che disciplineranno le singole materie.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.