Racconti Artigiani

Il Barbiere di Mascagni

Pietro Mascagni era livornese figlio di un fornaio, con quattro fratelli, orfano della mamma a soli dieci anni.

Dei cinque figli l’unico era Pietro desideroso di apprendere gli altri lavoravano al forno.

Di tutti gli studi predilige la musica delle arti la più ineffabile e sfuggente.

A vent’anni va al conservatorio di Milano, dove fa’ amicizia con il grande Giacomo Puccini, ma dopo tre anni per forti divergenze con il direttore si ritira e comincia il suo peregrinare abulico, rassegnato e neghittoso come direttore di operetta.

Il destino ha previsto per Lui l’approdo a Cerignola un Paese amante della musica. Nasce immediato il feeling tra il Maestro e quella gente verace. E’ l’Italia Umbertina, non ci sono mezzi di diffusione, l’analfabetismo è altissimo, ogni piccolo centro ogni villaggio è “un regno” con le sue regole e suoi umori ma con le sue emozioni. Questo livornese cocciuto è apprezzato e adottato anche perché la gloria nazionale è il melodramma e Lui sembra essere un potenziale di successi, vivente.

Tempo prima a Genova aveva incontrato per caso quella che sarebbe diventata sua moglie, Lina, una ragazza orfana e sincera e insieme perdutisi nei vicoli erano giunti al porto dove avevano visto tanti siciliani dolenti e orgogliosi in attesa dell’imbarco per le Americhe: poveri emigranti, dal destino incerto, ma dal retaggio superbo intonanti melodie antiche. Quanto avrebbero inciso nel destino del Maestro quelle genti e quei retaggi gloriosi.

Fu proprio Lina che aveva con se per lettura il romanzo Cavalleria Rusticana, a far pensare al testardo Pietro che si era “fissato” con il Ratcliff a buttar giù di getto sul testo di Verga l’opera che lo ha reso immortale, ancor più quando vide al Manzoni di Milano la rappresentazione teatrale con Eleonora Duse e ne rimase impressionato.

Davanti alla commissione giudicatrice cantò e suonò l’opera e conquistò i Giudici. Il 17 maggio del ’90 la “Prima” al Costanzi di Roma (l’attuale teatro dell’0pera) fu un trionfo davanti alla Regina Vittoria.

Il Maestro volle a tutti i costi, e qui c’è tutto l’uomo e il Suo livello nobile, che la rapprentazione della Cavalleria avvenisse subito dopo nella Sua Cerignola. Lui stesso la volle dirigere tra il tripudio e la commozione di quella Sua gente.

A Cerignola, aveva tanti amici molti dei quali concentrati nella Barberia del Paese dove il Titolare, Fiorello, era un grande sostenitore e amico del Maestro. Fiorello e gli altri amici lo avevano sostenuto nelle difficoltà erano arrivati “alle mani” quando altri nel Paese non volevano più sostenerlo, Fiorello gli era stato vicino quando aveva perso il bambino , il primo, nato con uno scompenso cardiaco. Questa tragedia probabilmente aveva suggerito l’ispirazione al Maestro dallo struggente coro della Cavalleria :”Esultate il Signor non è morto”. La Cavalleria aveva fatto un mito di Mascagni , tutto il resto è cronaca di un Italia che fu . Le liti violente con D’Annunzio seguite da rappacificazioni e collaborazioni .

Il concerto funebre al Pantheon, per l’esequie dal suo Re, che il Maestro diresse, dicono le cronache, con impeto e commozione con rispetto e rimpianto.

Il grande amore ,proibito, ma immortale, perché vero, con Anna Lelli , gli ingredienti di questa vita anonima, le Arti, gli amori,gli impegni e le passioni , i sacrifici e i successi, le liti e le riappacificazioni i regni e le miserie e l’amicizia che quando è vera attraversa tutto questo e se è artigiana è più vera. Perché gli artigiani sanno essere veri amici, fidati.

Notizie dalle associazioni casartigiani di tutta italia Diffondere la coscienza dei valori dell’Artigianato nel suo ruolo storico quale primaria forza sociale, economica e culturale.

19 Dicembre 24


11 Dicembre 24


11 Dicembre 24


Giacomo Basso,
L'impegno con gli artigiani

14 Giugno 23

30 Maggio 23

Il Welfare bilaterale artigiano
Gli Organismi e i Fondi Bilaterali nazionali e territoriali nell’artigianato - EBNA/FSBA, SANARTI, FONDARTIGIANATO, OPNA sono strumenti di welfare contrattuale finalizzati a mettere in campo interventi a tutela dei datori di lavoro e dei dipendenti.

Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.

Racconti artigiani
Dalla penna di Giacomo Basso, i racconti artigiani pensati per esaltare l’artigianato attraverso l’uomo.
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