Da il cittadino di Lodi
Non sono semplici statuette, quella del presepe non è soltanto una tradizione – pur bella e suggestiva – che si rinnova ogni anno, ma è una vera e propria scuola di vita, anche per chi non crede. Perché lo sguardo carico d’amore con cui Maria e Giuseppe abbracciano Gesù bambino ci indica quale sia la gioia vera della nostra esistenza. La Madonna e san Giuseppe, infatti, non sembrano certo una famiglia fortunata, secondo la logica umana: lontani dalla propria casa, costretti a trovare riparo in una mangiatoia. Eppure, sono pieni di intima gioia, perché si amano, si aiutano, e soprattutto sono certi che nella loro storia Dio è all’opera. Così anche i pastori: poveri anch’essi, lontani dalla loro dimora, eppure hanno trovato la luce nella notte più buia.
Così anche il presepe allestito dall’Unione Artigiani ci porta il suo messaggio di tenerezza, ci ricorda che la vera gioia non è nell’avere tante cose, ma nel sentirsi amati dal Signore. Ieri, alla presenza del vescovo Maurizio, l’Unione Artigiani ha inaugurato il presepe che, quest’anno, è collocato nella Rsa Santa Savina, in via Marsala.
Il vescovo Maurizio ha ricordato il compianto don Roberto Pozzi, deceduto pochi giorni fa a soli 32 anni, proprio mentre era di ritorno dal pranzo con gli anziani: «Il commiato non intristisce il Natale, ma anzi ci ricorda che siamo in cammino verso la fonte della vita, e non verso la sua fine. Per questo ringrazio voi anziani, per il vostro amore per la vita, chiedendovi di accompagnare i sacrifici con la preghiera affinché la sofferenza sia vissuta con spirito crisitano». Il vescovo ha ringraziato quindi il segretario dell’Unione, Mauro Sangalli, il direttore della struttura e le suore di Maria Bambina, il personale e il cappellano monsignor Angelo Zanardi.
Anche Sangalli ha ringraziato a sua volta la direzione della struttura e il vescovo per aver partecipato alla benedizione. «Questo è un umile dono che vogliamo offrire a tutti i cittadini di Lodi, e in modo particolare alle ospiti di Santa Savina. Voglio ricordare le parole del santo Padre “Il presepe è un segno semplice e mirabile della nostra fede; non va perduto, anzi, è bello che sia tramandato, dai genitori ai figli, dai nonni ai nipoti”. Un’idea, quella del ponte tra generazioni, tra passato e futuro, che abita il cuore di ogni artigiano, e che dona una ulteriore sfumatura di significato al presepe allestito dagli artigiani del Lodigiano».
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.