Roma 17 febbraio 2021 – CASARTIGIANI ha preso parte ieri – nel quadro degli incontri con le parti sociali – all’avvio del confronto con il nuovo Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando.
“Andiamo incontro ad un periodo che potrebbe essere definito come quello di una vera e propria palingenesi sociale, oltre che economica, che deve essere però guidata e non subita, e quindi siamo contenti che il ministro Orlando abbia accettato questo impegno e questa forte responsabilità, ponendosi come punto di riferimento sotto la straordinaria egida del Presidente Draghi”. E’ quanto dichiarato dal Presidente Giacomo Basso in apertura del suo intervento
E’ stato un anno molto duro per l’artigianato ma anche per le sue Organizzazioni che hanno sentito forte la responsabilità ed il “grido di dolore” della base associativa ma hanno saputo interpretare il confronto con il Governo sulla base del dialogo e della collaborazione per cercare di risolvere le diverse problematiche e non creare eccessivi contrasti. Probabilmente non si è riusciti a dare tutte le risposte necessarie, ma sicuramente tutte quelle possibili.
La categoria ha risposto con grande senso di responsabilità e di resilienza – prosegue il Presidente Basso. Probabilmente questa situazione ha permesso di capire definitivamente che se si ferma il lavoro imprenditoriale si ferma l’economia del Paese e di sciogliere risolutamente il paradigma dicotomico novecentesco sulla presunta minorità del lavoro imprenditoriale rispetto al lavoro dipendente.
E’ necessario, adesso, lavorare per tornare ad instillare cultura imprenditoriale e diffondere un clima di fiducia e di sostegno tra gli imprenditori del comparto, ed il Ministero del Lavoro può ricoprire in tale direzione un ruolo fondamentale. Ecco perché l’iniziativa del Ministro Orlando di coinvolgere le Organizzazioni dell’artigianato in questa strategia è molto apprezzato e molto significativo. Anche perché – ha continuato Basso – il rischio epocale, dopo lo stato di disagio causato all’impresa da questa pandemia e la conseguente impossibilità – in alcuni casi incapacità – di risolvere i problemi, è quello che sarà sempre più difficile che ci siano benemeriti disposti ad intraprendere nell’artigianato e nell’imprenditoria tout-court con conseguenze indirette anche per il lavoro dipendente.
Tra le questioni tecniche portate all’attenzione del Ministro, la necessità di mantenere adeguati sostegni economici a tutela del lavoro e delle imprese. Il Presidente Basso ha rimarcato in particolare la necessità che vengano assegnate nuove risorse a FSBA _ per far fronte alle ulteriori necessità di sostegno al reddito dei lavoratori _ e si proceda con urgenza a completare il trasferimento delle somme già stanziate dal decreto Agosto per il finanziamento delle prestazioni di integrazione salariale legate all’emergenza Covid-19 relative alle code di ottobre e ai mesi di novembre e dicembre 2020 attese da circa 179.000 lavoratori e 73.000 imprese.
Insieme alle altre Organizzazioni dell’artigianato _ è stato inoltre condiviso l’obiettivo di una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali, volta a prevedere che tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dai settori di appartenenza e dai limiti dimensionali dell’impresa, abbiano una copertura da ammortizzatore sociale. E stata espressa invece contrarietà rispetto l’ipotesi di un unico ammortizzatore sociale, identico per tutti i settori, che penalizzi le positive esperienze in atto e le specificità settoriali dell’artigianato.
Infine, è stata rimarcata la necessità una riforma delle politiche attive, un sistema che presenta ancora gravi lacune, in particolare nel funzionamento dei servizi per l’impiego. Una riforma, in particolare, che sia effettivamente capace di effettuare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso un reale potenziamento dei centri per l’impiego ed un effettivo accompagnamento del lavoratore alla ricollocazione dopo un licenziamento.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.