FONTE: Il Gazzettino di Gela
Come responsabile del settore credito alle imprese, l’avv. Guendalina Ruvio interveniene in merito alla presunta incompatibilità degli aiuti di Stato con Crias, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane. «Dal quadro normativo europeo – spiega la legale –, l’esatta definizione degli aiuti di Stato è ricavabile dall’articolo 107, paragrafo 1 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Il beneficiario dell’aiuto deve versare in condizioni migliori, rispetto alla situazione pregressa, dopo averlo ricevuto, in modo da avvalorare il fatto di aver ricevuto un vantaggio concreto. La disposizione copre anche la situazione in cui lo Stato non faccia valere un credito o non riscuota una tassa nei confronti di una specifica azienda, a dispetto di tutte le altre. Il legislatore europeo ha previsto questo modello di aiuto compatibilmente in linea con la misura denominata “Ripresa Sicilia”».
«Con Deliberazione della Giunta regionale n. 129 del 23 marzo 2022, così come modificata dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 610 del 29.12.2022 e dalla Deliberazione della Giunta regionale n. 101 del 15.2.2023, sono state approvate le disposizioni attuative e la base giuridica della misura ed è stata individuata l’IRFIS FinSicilia S.p.A. quale soggetto in house per l’attuazione degli interventi. In data 30 novembre 2022, infine, è stato stipulato l’accordo di finanziamento tra l’Irfis e l’Assessorato. L’obiettivo è di rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale siciliano, stimolare il riposizionamento di settori tradizionali attraverso la concessione di agevolazioni per la realizzazione di investimenti volti a sostenere la crescita e l’innovazione, nonché di agevolare i processi di trasferimento tecnologico, sostenere ricerca e sviluppo e favorire processi di riconversione e riqualificazione di siti produttivi. La finalità dell’Avviso è quello di stabilire i criteri e le modalità di concessione dei finanziamenti agevolati a tasso zero e dei contributi a fondo perduto in favore delle piccole e medie imprese».
«Se è vero che questo è il modello di aiuto dato alle imprese – prosegue Ruvio – non si spiega come nella pratica poi Crias concepisce l’aiuto alle imprese la concessione del finanziamento stesso e non agevolazioni di tasso o d’interesse. Questo può alterare la finalità prevista dalla normativa europea. È imperativo comprendere a fondo quelle che sono le sue dinamiche a livello di percezione sociale antistanti al quadro normativo europeo e regionale. In un’epoca in cui le imprese appartenenti alle aree e sub-aree economiche maggiormente colpite dalla stagnazione economica e da problematiche economiche storicamente affermate, che nei decenni precedenti potevano essere aiutate dallo Stato ed in un certo qual modo potevano colmare il gap competitivo con i concorrenti stranieri, saranno chiaramente in condizioni di netto svantaggio. Risulta lapalissiano, a fronte del rispetto dei valori costituenti europei e del vantaggio teorico di una maggiore efficienza per il sistema UE nel suo complesso data dalla competizione e dalla libera circolazione di beni e servizi, che l’aiuto per Crias deve essere attuato in altro modo allineandosi a ciò che è previsto».
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.