Straordinaria intervista a Giulia Gomiero, figlia del “mitico” Artemio Gomiero, leader per il Suo valore e servitore per la Sua umiltà dagli artigiani veneziani, molto stimato da tutti. Nel nostro caso buon sangue non mente, basta giudicare da questa, a tratti commovente, intervista.
Anzitutto Vi ringrazio per il sostegno che ci state dimostrando in riferimento alla situazione drammatica che sta vivendo in queste ore la Nostra città. La situazione è un disastro su tutti fronti.
Oggi ancora è impossibile stabilire esattamente l’ammontare dei danni che sono sicuramente ingentissimi.
Sono appena rientrata da alcuni sopraluoghi: sono andata presso i nostri associati per vedere personalmente la situazione. Le attività sono tutt’ora chiuse e lo saranno anche per i prossimi giorni per agevolare le operazioni di pulizia e stima dai danni e delle perdite delle merci.
Domani è prevista un’altra alta marea che andrà ad aggravare ulteriormente la situazione già critica ma come si dice a Venezia “ Duri i banchi!”.
Papà è senz’altro stato uno dei più grandi esponenti della categoria dei taxi acquei ma non solo: è sempre stato molto vicino ai nostri artigiani ed anche in questa situazione sicuramente sarebbe stato in prima linea per aiutarli a rialzarsi. Ha sempre ritenuto importante dare voce alle esigenze e problemi della nostra città e questo sarà uno degli obiettivi che vorrò perseguire anche io.
Ovviamente i dati sono oggettivi: la città è stata sommersa ed il Mose non ha funzionato. Quindi ritengo che prima venga messo in opera e concluso prima si possa definire un’opera utile.
Spero a questo punto che nel 2021 il Mose funzioni prima di affondare completamente, sarebbe meglio però attivarsi più velocemente per concludere i lavori prima di quella data.
Ritengo che questa sia una questione primaria per salvare la nostra città, non è tempo di polemiche e di accuse ma bisogna trovare una soluzione prima che Venezia scompaia.
Sicuramente la Città di Venezia è una città che per sua natura ha bisogno di una tutela maggiore rispetto ad altre, essendo unica al mondo. I Problemi che avete citato sono tra i più importanti e che andrebbero analizzati dettagliatamente.
In breve posso dire che per quanto riguarda il problema delle Grandi Navi è sicuramente un tasto dolente perché il loro transito è ovviamente un pericolo costante per la Città, ma allo stesso tempo è una garanzia per il turismo di cui Venezia vive. Allo stesso modo la proposta del biglietto d’ingresso si deve trovare un compromesso tra esigenze economiche e salvaguardia della città.
Ovvio che ci deve essere più rispetto e più controllo nel transito turistico.
Per l’inquinamento ambientale e nello specifico il problema del moto ondoso: le istituzioni comunali stanno proponendo come risposta l’utilizzo di motori ibridi ed elettrici trovando tuttavia vari ostacoli normativi che prevedono l’utilizzo esclusivo di motori a gasolio.
Posso dire che la città ha un palese bisogno di una tutela maggiore da parte del Governo.
Oltre ai problemi già sopra esposti sicuramente in qualità di Segretario della nostra Associazione di categoria posso dire che esiste una situazione critica nei confronti dei nostri artigiani. Negli ultimi anni stiamo assistendo al declino totale della manodopera artigiana in città: Le “botteghe” tipiche tra cui quelle di maschere, vetro, merletti, modisterie e non solo chiudono per dare spazio a vendite di chincaglieria cinese, take away e bar di ogni genere.
Stiamo assistendo ad un declino totale della nostra tradizione lasciando la nostra città in mano a persone a cui non interessa il futuro di Venezia.
La città sta diventando un parco divertimenti a cielo aperto per turisti irrispettosi e ritengo che sia Venezia sia i Veneziani si meritino più rispetto, si deve intervenire drasticamente per salvarla perché come si ripete da giorni è un patrimonio mondiale e come tale deve essere onorato.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.