Mago Zurlì, il Mago del giovedì, è morto proprio di giovedì e questo lascia un ulteriore alone di mistero su questa scomparsa, anzi, essendo Lui un Mago, che faceva sparire le cose, con la Sua bacchetta magica, è il caso di dire “sparizione”. Vuoi vedere che si è fatto sparire da solo?! Magari per poi tornare quando il nostro mondo sarà diventato migliore?! Quando, noi quarantenni, cinquantenni, sessantenni e oltre, che l’abbiamo amato, torneremo a sorridere come sorridevamo quando eravamo bambini?! Intanto, è andato nel Paradiso dei Maghi, dove pare che si possa vedere tutto ciò che succede da noi disgraziati terreni e da li, con la Sua calzamaglia blu e la giacca seicentesca azzurrina, ci guarda e sorride Lui.
A differenza di Harry Potter, che è il Mago di riferimento delle nuove generazioni, che è soprattutto Daniel Radcliffe, Lui non era Cino Tortorella, era Mago Zurlì, e non aveva paura di rimanere incastrato nel personaggio, perché Lui era mago Zurlì. Sapeva che troppo sarebbe spiaciuto ai bambini se avesse revocato in dubbio la Sua natura di Mago, come se Babbo Natale dicesse di essere un Mario Rossi qualsiasi. E poi, l’imprimatur glielo aveva dato Umberto Eco, in persona, da quella prima trasmissione Rai del ’57, che è diventata successo popolare, che è durato 50 anni. Faceva parlare i topi, di nome Gigio, faceva sparire le cose e le persone, ma, soprattutto, sapeva far cantare i bambini felici e liberi, rassicurati da quella inconfondibile voce e da quello sguardo paterno, di modo che noi quarantenni, cinquantenni, sessantenni e oltre eravamo tutti felici di avere un secondo papà che di professione faceva il Mago.
Ciao Zurlì, esempio di un’Italia di Maghi che ci avevano illuso di aver fatto diventare il Paese il migliore del mondo. Adesso senza di Te chi ci aiuterà in questo gran casino? Grazie per sempre.
CASARTIGIANI
G.B.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.