I Presidenti di Confartigianato, Cna, Casartigiani, in una lettera d’intenti inviata oggi al Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ribadiscono l’impegno per combattere l’inflazione e chiedono l’attivazione di un tavolo di confronto interministeriale con tutti i componenti delle filiere interessate per affrontare i problemi che influiscono sui costi di produzione e sulla formazione dei prezzi.
I vertici delle tre Confederazioni inviteranno le imprese associate ad individuare, per il periodo ottobre-dicembre 2023, prodotti e servizi rivolti al consumatore finale per i quali attivare iniziative di politica commerciale finalizzate a contrastare l’inflazione, anche con un eventuale blocco dei prezzi. Tutto ciò nel rispetto della libera concorrenza e della strategia di ciascuna impresa che ne valuterà l’applicazione in ragione della sostenibilità economica. Inoltre, le imprese valuteranno l’impatto in senso positivo o negativo sui propri conti economici dell’andamento dei costi di produzione, influenzati dall’andamento dei prezzi delle materie prime, dell’energia, della logistica e degli imballaggi.
A questo proposito, Confartigianato, Cna e Casartigiani chiedono al Ministro Urso di aprire uno specifico tavolo di confronto interministeriale che coinvolga tutte le componenti delle diverse filiere interessate, compresi i fornitori di materie prime e dei servizi energetici, i rappresentanti della logistica, degli imballaggi e la distribuzione per affrontare, in un’ottica di sistema e di medio/lungo periodo, le diverse problematiche che influiscono sulla formazione dei costi di produzione per le imprese. “Questo – sottolineano – con l’obiettivo di accrescere la competitività ed efficienza delle aziende, aumentare la semplificazione dei processi produttivi e distributivi e incrementare la concorrenza, affinché possano prodursi le giuste ricadute positive sui cittadini/consumatori e le loro famiglie”.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.