Presidente, il Professor De Rita, uno dei maestri di riferimento del nostro Presidente, ama dire “le crisi” quando non azzoppano fortificano e aggiunge che noi italiani siamo uno strano miscuglio di culture e che per questa ragione abbiamo un grande spirito di adattamento. In tal senso qual è la sua osservazione sullo stato della crisi nel nostro Paese?
Sin da Ragazzo ho scelto di essere artigiano. E’ bastato seguire la mia passione, una forte volontà, spirito di sacrificio, e una grande fede in quello che facevo. Ai miei tempi bastava questo per poter realizzare i propri sogni. Certamente durante il mio cammino ho incontrato periodi difficili, ma come dice il Professor De Rita è stato proprio in quei momenti che ho saputo dare il meglio di me.
Oggi purtroppo non e più così. La crisi economica che non accenna a diminuire, impedisce alle nuove generazioni di inseguire i propri sogni, ma quel che è peggio riesce anche a piegare chi li aveva già raggiunti.
Occorrono scelte forti da parte della politica e della finanza per poter rimettere in moto la nostra economia e restituire fiducia agli imprenditori.
Per l’abbassamento delle tasse e per una burocrazia che non sia più opprimente servono risorse. Qual è il modello Casartigiani Puglia? Pensa che con la chiusura di EQUITALIA, la cancellazione degli studi di settore e la nuova Iri si vada nella giusta direzione?
Penso che per rilanciare l’economia occorrano quattro fattori determinanti: burocrazia sostenibile, tassazione sostenibile, chiarezza delle norme, ritorno delle banche a sostenere l’economia reale.
Questi fattori potrebbero contribuire in misura determinante a rilanciare l’economia, ed un’economia in crescita porta più entrate allo Stato.
La chiusura di Equitalia e la cancellazione degli studi di settore li vedo come un timido tentativo da parte delle istituzioni di sburocratizzazione e di riavvicinamento ai contribuenti vessati dall’attuale sistema sanzionatorio e di tassazione.
Per quanto riguarda la nuova IRI credo che possa rappresentare un piccolo aiuto alle imprese ma, purtroppo, per poterla applicare, si dovrebbero creare tutte le condizioni affinché le imprese tornino a produrre utili.
Cosa ne pensa dell’esito del Referendum?
Riguardo all’esito del referendum credo che il Popolo sia sovrano, e che si debba rispettare la volontà popolare. Se ha vinto il no è perché ciò che è stato deciso a livello parlamentare non ha saputo convincere gli Italiani sulla bontà di certe scelte. Speriamo che, per il futuro, questo serva di lezione ai politici.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.