dal Nuovo Quotidiano di Puglia
Un’Europa “a misura di Pmi”. A misura di artigiani, piccole e medie imprese virtuose, aziende eccellenti che hanno bisogno di essere rappresentate adeguatamente e sostenute nel loro quotidiano impegno produttivo. Non dovrebbe essere così difficile, consideriamo che parliamo di oltre il 90 per cento di tutte le imprese europee. Vale a dire, oltre 20 milioni di aziende capaci di garantire circa il 70% degli occupati e il 6% di valore aggiunto. Il vero motore dell’economia europea, come attesta Eurostat quando ci dice il 98% che commerciano nell’Unione Europea sono pmi e di queste il 70% micro imprese.
Non dovrebbero avere molte difficoltà, dunque, i Governi europei ad ascoltarle. Né dovrebbe essere complicato, per i candidati che domenica prossima chiederanno la fiducia agli elettori italiani per il rinnovo del Parlamento europeo, considerare rilevante, se non prioritaria, una politica a misura di pmi. Non fosse altro per l’enorme base occupazionale che rappresentano, il benessere e la tenuta sociale delle comunità che garantiscono.
Invece spiace rilevarlo tranne lodevoli eccezioni sembra che tutto sia stato detto in questa campagna elettorale e a tutto sia stata data attenzione tranne che a questo. Eppure gli imput e le occasioni non sono mancate. Ancora una volta non oltre una settimana fa, nella giornata promossa per l’occasione quando Rete Imprese Italia, confermando la nostra indiscutibile “scelta di campo” sulla “consapevolezza della necessità della moneta unica e della sua utilità per le transazioni economiche” ha anche fermamente ribadito il j’accuse sui troppi oneri per le micro e piccole medie imprese generati dagli strumenti europei.
Articolo integrale in allegato
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.