Roma 31 maggio 2022 – La revisione al rialzo della stima Istat di crescita del PIL nel primo trimestre è in linea con le più recenti stime del Ministero dell’Economia e delle Finanze e porta al 2,6% la crescita acquisita per il 2022, ovvero quella che si realizzerebbe se il PIL restasse invariato da qui a fine anno. E’ quanto si legge nel comunicato stampa del MEF n.101 pubblicato oggi.
L’ultimo dato diffuso dall’Istat lo scorso 29 aprile, sulla base della stima preliminare del Pil, fissava la crescita acquisita per l’anno al +2,2%. La ripresa è stata determinata soprattutto alla domanda interna e in particolare agli investimenti a fronte di un contributo negativo della domanda estera.
A fronte di ciò, l’Istat registra contemporaneamente un aumento dell’inflazione con un incremento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (da +6,0% del mese precedente) salendo ad un livello che non si registrava da marzo 1986 (quando fu pari a +7,0%). Un’accelerazione, dice sempre l’Istat, che si deve ai prezzi di diverse tipologie di prodotto a partire dai Beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2S). Salgono poi i prezzi dei Beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto quelli lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei Servizi ricreativi, e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%).
Per il secondo trimestre _ prosegue il comunicato del Mef _ si stima un significativo aumento del PIL sul primo trimestre che metterebbe il percorso di crescita annua in linea con la previsione del DEF o quantomeno prossimo ad essa.
Per i trimestri successivi sarà fondamentale dare piena attuazione alle misure predisposte con i recenti decreti e proseguire nel percorso di realizzazione delle riforme e degli investimenti previsti dal PNRR.