Roma 03 ottobre 2021. CASARTIGIANI ha partecipato ieri all’incontro, convocato dal ministro del lavoro Andrea Orlando, per riprendere il confronto con le Parti sociali sul tema dello smart working.
Come noto il 31 dicembre prossimo dovrebbe terminare il periodo di emergenza, e con questo terminerà anche l’applicazione delle norme semplificate introdotte durante la pandemia per il ricorso al lavoro agile da parte delle imprese, attualmente regolato dalla legge n. 81 del 2017. Visto l’enorme sviluppo dell’istituto, dovuto alle misure di contenimento del contagio, ma anche alla semplicità delle regole per l’avvio di questa modalità di esecuzione della prestazione di lavoro, il lavoro agile ha comunque avuto grande diffusione anche in contesti imprenditoriali che altrimenti non ci si sarebbero mai avvicinati, e probabilmente continuerà ad essere utilizzato in modo significativo anche dopo il periodo emergenziale, avendo mostrato delle potenzialità importanti, almeno per alcuni settori produttivi.
L’imporsi del smart working nel Paese ha portato anche il Parlamento a produrre numerosi disegni di legge sul tema del lavoro a distanza, che tendono comunque a regolare la materia con interventi che introducono rigidità che non favoriscono l’utilizzo del lavoro a distanza.
Nell’incontro di ieri quindi, il Ministro del lavoro, ritenuto necessario stabilire alcuni principi che definiscano una cornice sul lavoro agile, ha proposto alle Parti convocate di addivenire ad una soluzione di tipo negoziale, che possa essere poi un riferimento di eventuali interventi legislativi. L’obiettivo è quello di arrivare ad un protocollo con le Parti sociali, un accordo collettivo quadro, che non contenga schemi eccessivamente rigidi, ma semplicemente una serie di contenuti minimi dell’accordo, che sarà comunque individuale tra datore di lavoro e lavoratore come prevede già oggi la legge.
Tutti i partecipanti hanno dato la loro disponibilità a lavorare a un protocollo che sarà sottoposto alla valutazione dello stesso tavolo entro metà mese, per sciogliere nel merito tutti i nodi e definire, se si trovano le condizioni, un protocollo condiviso prima della fine dell’anno.
CASARTIGIANI ha manifestato piena disponibilità per un contributo significativo e specifico all’iniziativa, naturalmente ogni prospettazione sarà valutata in collaborazione e in accordo con CONFARTIGIANATO E CNA. Preme, altresì, ricordare che ogni suggerimento, che dovesse provenire dal nostro mondo associativo, sarebbe assolutamente considerato ed eventualmente prospettato. Quindi chi volesse partecipare è pregato di contattare il Centro Studi CASARTIGIANI, in questa fattispecie nella persona di Michele De Sossi.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.