C’è gente che vive tutta una vita con sacrificio e dedizione, per onorare la bellezza.
Attenzione, abbiamo detto onorare, non godere della bellezza.
Il loro obiettivo, la loro soddisfazione è quella di creare, di innovare, ma anche di tramandare, di soddisfare il committente, di abbellire il contesto. Contesto che può essere una casa, una città, una situazione, il mondo.
Ovviamente la ricerca della bellezza è un appagamento interiore e quindi, ecco, che si coniugano le due espressioni dell’anima umana e del senso artistico e cioè l’appagamento e l’esibizione, dando alla creazione finita il senso dell’eternità.
Non c’è in questi epigoni rinascimentali la volontà dell’arricchimento, bensì quella del rendere ricchi quelli che dimostrano fiducia nella maestria e nell’impegno.
Si dice che la sartoria artigiana va scomparendo perché ormai tutto è omologato, appiattito, disumanizzato.
Noi conosciamo alcuni che combattono contro il tempo, addomesticando la materia e celebrando e delineando lo spazio. Uno di questi, eternamente giovane, incredibilmente rinnovatore, con tutte le stigmate e anche la spigolosità ma le aperture di genio dell’artista, è Romano Natali orgogliosamente nativo di Roma ma di stirpe genealogica marchigiana. Una grande scuola, quella marchigiana, di cui faceva parte il padre Alfredo, Maestri artigiani senza tempo e senza dimora perché la propria delineazione cammina col tempo e si muove con lo spazio. Romano è l’ultimo epigono di questa straordinaria storia e speriamo, ma dubitiamo fortemente, che ce ne possano essere altri, perlomeno di questo livello. Troppo particolare è il disegno razionalizzante, l’intensità drammatica, introvabile nelle confezioni, pur di alta firma e pregio, l’incredibile prospettiva ma soprattutto il segno distintivo dell’umanità.
Quando vai a Via di Villa Phamphili ed entri nel suo laboratorio vedi la rappresentazione plastica del tempo, l’accatastamento delle mode e il sapore agrodolce della vanità, appagata da chi solo la può interpretare.
Ma soprattutto tra stoffe e ricordi c’è la incredibile personalità di un Uomo eternamente entusiasta, anche quando è corrucciato, sempre in lotta con le ore che cominciano per il suo lavoro all’alba e a volte si protraggono oltre il tramonto.
Con la gioia di CASARTIGIANI tutta, Romano è stato premiato e non in un posto qualsiasi, ma novello Virgilio in Campidoglio, laddove si proclamavano i Poeti, ma in fondo che cos’è se non una poesia un’opera d’arte?!
Abbiamo qui pubblicato i suoi due progetti, così magistralmente inseriti in uno sfondo, nelle irripetibili Quinte, a celebrare l’evento.
Onore e vanto e questo antico ma sempre giovane esponente dell’artigianato, dell’arte e dell’italianità, della speranza più intima dell’Uomo e cioè quella di creare o meglio di trovare le Soluzioni o perlomeno la Giustificazione.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.