Anche quest’anno sappiamo di diverse celebrazione anche in alcune nostre delegazioni, in molte Parrocchie, sparse sul territorio nazionale, con la partecipazione di nostri operatori, dirigenti e associati. Sembrano atti di una vita diversa, più semplice, forse migliore e sono invece presenti a rappresentare, non solo la nostra ispirazione, ma la nostra migliore tradizione. Artigiano, San Giuseppe, quindi, falegname per la precisione e gli scritti parlano chiaro, insegnò questo nobile mestiere anche a Gesù e per questo dalle nostre parti e dai nostri pensieri si dice che se sei falegname, sei Artigiano due volte. Fu questa ispirazione ideologica e anche storica che fece, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, esprimere Papa Giovanni Paolo II Santo e Magno così “le mani degli Artigiani sono come quelle di Gesù che guariscono”. Tributo più grande non vi era mai stato e mai più vi sarà per chi vive da Artigiano.
Patrono migliore per gli artigiani non vi potrebbe essere, né come Santo né come Uomo, perché San Giuseppe è stato grande ed eroico nella Sua devozione, nella Sua umiltà, nella Sua Fede. E se festa, è vero come è vero, vuol dire gioia e l’etimologia rappresenta in sanscrito il focolare, in ogni casa, e in particolare in CASARTIGIANI, che è la CASA Artigiana più grande, oggi sia festa e sia condiviso il focolare, perché omaggio più grande, senza retorica, non lo ha avuto nessun altro mestiere. Onore a tutti quelli che sono Artigiani e lavorano per l’Artigianato.
CASARTIGIANI per sempre.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.