Un fondo per la concessione di nuove garanzie da parte dei confidi a favore delle PMI
Roma 27 febbraio 2017 – Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 febbraio 2017 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 gennaio 2017 recante “Misure volte a favorire i processi di crescita dimensionale e di rafforzamento della solidità patrimoniale di consorzi di garanzia collettiva dei fidi”.
Si tratta delle risorse derivanti dal comma 54 della legge di Stabilità 2014: 225 milioni di euro destinati ad incrementare i fondi rischi dei Confidi e a realizzare un connesso plafond di nuovi finanziamenti alle imprese di minori dimensioni per oltre 1 miliardo di euro.
Le risorse saranno distribuite su tre linee di intervento. La parte maggiore andrà al rafforzamento patrimoniale dei Confidi vigilati mediante un contributo in conto capitale. Un’altra parte delle risorse sarà veicolata per le fusioni finalizzate all’iscrizione nell’albo degli intermediari vigilati. Infine la restante parte per i Confidi che stipulano contratti di rete.
Vediamo nel dettaglio chi può richiedere il contributo:
a) confidi iscritti all’albo degli intermediari finanziari di cui all’art. 106 del TUB;
b) confidi coinvolti in operazioni di fusione finalizzate alla nascita di un unico soggetto, avente i requisiti per l’iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari di cui all’art. 106 del TUB;
c) confidi che abbiano stipulato contratti di rete finalizzati al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia operativa dei confidi aderenti e che, alla medesima data, abbiano erogato, nel loro complesso, garanzie in misura pari ad almeno 150 milioni di euro.
Le garanzie rilasciate dai Confidi, a valere sullo specifico fondo rischi, saranno concesse in favore di micro, piccole e medie imprese in favore di PMI operanti in tutti i settori di attività economica.
Le somme possono essere incrementate da eventuali risorse messe a disposizione da regioni, enti pubblici e camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, sulla base di convenzioni stipulate con il Mise e con il Ministero dell’economia e delle finanze, nonchè da risorse derivanti dalla programmazione dell’Unione europea per il periodo 2014-2020.
Le richieste di contribuzione saranno esaminate dal Mise secondo l’ordine cronologico di ricezione. Il Ministero dello sviluppo economico valuterà la conformità e la completezza della richiesta rispetto al modulo presentato. Relativamente alle richieste presentate dai Confidi che hanno stipulato contratti di rete, il Mise valuterà anche l’effettiva sussistenza di servizi e funzioni, di carattere strategico per la crescita dei Confidi aderenti, accentrati presso la “rete dei Confidi”.
Le modalità e i termini per la presentazione delle domande al MISE saranno definiti con successivo provvedimento.
Ampia soddisfazione di CASARTIGIANI per questo intervento che riconosce la centralità dell’azione dei Confidi nel difficile processo di accesso al credito delle micro e piccole imprese dell’artigianato, del commercio e dell’impresa diffusa. La concreta assegnazione delle risorse giunge dopo tre anni di attesa e testimonia la sensibilità del Governo verso questa categoria di imprese che di più ha sofferto le conseguenze della crisi. Ora attendiamo la conclusione del procedimento di riforma delle modalità relative agli interventi del Fondo di Garanzia PMI, ed anche l’emanazione dei decreti legislativi di attuazione della Legge delega di riforma del sistema dei confidi, alla luce della recente proroga.
Il Welfare bilaterale artigiano, eroga prestazioni e servizi che vanno dal sostegno alle aziende in crisi e al reddito dei lavoratori dipendenti in costanza di rapporto, a interventi a favore delle imprese e del loro sviluppo, all’assistenza sanitaria integrativa e a corsi di formazione professionale, fino alla costituzione di una rete di rappresentanti della sicurezza territoriale.